Luganese

Lugano, risse e droga al Ciani: la Città che fa?

Un’interrogazione, primo firmatario Paolo Toscanelli (Plr), chiede, fra l’altro, di valutare una sistemazione alternativa per i tossicodipendenti

‘Ristabilire la serenità della popolazione’
(Ti-Press)
11 marzo 2022
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Spinge a ‘ripulire’ il parco Ciani di Lugano, l’ultima interrogazione interpartitica – primo firmatario: Paolo Toscanelli (Plr) – consegnata alla cancelleria comunale. Ripulire da cosa? Dagli episodi di violenza giovanile e dai tossicodipendenti. Per quanto riguarda i primi, Toscanelli ne cita uno che sarebbe capitato il 19 febbraio scorso: uno scontro fra due giovani sarebbe degenerato in una rissa fra gruppi, sedata dall’intervento degli agenti di polizia. "In pieno giorno e sotto gli sguardi increduli dei frequentatori del parco" evidenzia il consigliere. Fra i presenti, molti bambini, in quanto l’episodio sarebbe avvenuto vicino alla nota area giochi prima della Foce. A contribuire a peggiorare il clima nel parco ci sarebbe la presenza di tossicodipendenti fra l’ingresso di piazza Castello e i bagni del parco: "Negli ultimi anni un tratto ben frequentato da famiglie e turisti si è ritrovato quasi deserto nonostante la grande affluenza di persone nel resto del comparto".

L’interrogazione chiede pertanto al Municipio cosa fare per migliorare la sicurezza e l’immagine del più grande parco cittadino. In particolare, per la questione relativa alla droga, si domanda di valutare una sistemazione alternativa e protetta per i tossicodipendenti. Per gli autori di violenza nei confronti degli agenti, si chiede invece di considerare azioni legali più pesanti o quantomeno aumentare la presenza di agenti all’interno del parco.

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