Luganese

Sventata rapina a Molinazzo di Monteggio, quattro arresti

Uno degli uomini fermati è tra gli autori del colpo messo a segno nella stessa località il 5 luglio 2019

(Ti-Press)
10 dicembre 2021
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Sono scattate le manette ai polsi di una banda di rapinatori intenzionata a colpire nel Luganese. Si tratta di un 67enne, di un 59enne, di un 58enne e di un 53enne, tutti cittadini italiani residenti in Italia già noti alla giustizia. Il 53enne, su cui pendeva un mandato di cattura spiccato dalla Magistratura ticinese, era ricercato per la rapina ai danni di un furgone portavalori, avvenuta il 5 luglio 2019 a Molinazzo di Monteggio (gli altri due autori sono già stati condannati dalla giustizia ticinese). Lo comunicano il Ministero pubblico e la Polizia cantonale al termine dell’operazione effettuata ieri, giovedì 9 dicembre, che ha permesso di fermare i quattro uomini proprio a Molinazzo di Monteggio. All’operazione, condotta sulla base di “un notevole e accurato lavoro di indagine”, hanno preso parte agenti della Gendarmeria, della Polizia giudiziaria e del Reparto interventi speciali (Ris). “Il pericoloso quartetto si trovava a bordo di una vettura rubata con targhe italiane, intercettata in un parcheggio – si legge nel comunicato diffuso dal Ministero pubblico –. Grazie a un intervento mirato e veloce da parte di agenti del Ris, sono stati fermati rapidamente e non si lamentano feriti”.

Armi, fascette e guanti a bordo dell’auto

A bordo dell’auto sono state rinvenute delle armi, dei passamontagna, delle fascette di plastica e dei guanti in lattice. Le ipotesi di reato nei loro confronti sono di tentata rapina aggravata, atti preparatori punibili di rapina, furto d’uso e infrazione alla Legge federale sulle armi. L’inchiesta è coordinata dal Sostituto procuratore generale Moreno Capella. Il successo dell’operazione, che ha di fatto permesso di sventare una rapina, “è stato possibile grazie al dispositivo di controllo e ricerca messo in atto dalla Polizia cantonale in collaborazione con l’Amministrazione federale delle dogane nonché grazie all’intenso lavoro svolto nelle scorse settimane dagli inquirenti della Polizia giudiziaria, che ha permesso di raccogliere gli elementi necessari per giungere al fermo dei pericolosi malviventi”.

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