Luganese

Lugano, niente quote rosa nell’Amministrazione

Bocciata la mozione Ps. Il Municipio garantisce di monitorare la situazione sulla parità di genere e assicura di voler migliorare

Durante la seduta nella sala B di Palazzo dei Congressi
29 novembre 2021
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Non verrà modificato il regolamento comunale di Lugano per inserire la presenza di almeno il 30% di donne nell’Amministrazione cittadina. Così ha deciso stasera il Consiglio comunale di Lugano. Lo aveva chiesto una mozione del Ps (che in seduta è stata adeguata al rapporto di minoranza della Commissione delle petizioni rinunciando alla percentuale) affinché le donne siano equamente rappresentate, rispetto agli uomini, soprattutto tra i funzionari dirigenti, nei consigli d’amministrazione e nella direzione di Sa di enti parastatali a favore della parità di genere. Una mozione bocciata da 28 contrari contro 19 favorevoli. Numerosi gli interventi. Alla fine è stato stabilito che competenza e meritocrazia devono restare i criteri principali per le assunzione, mentre è auspicata la parità salariale fra i generi. Il sindaco di Lugano Michele Foletti ha posto l’accento sul fatto che «in nove anni la presenza femminile è aumentata del 6%, purtroppo non tante donne si candidano per lavorare per la Città. La volontà del Municipio di migliorare è evidente».

Almeno il monitoraggio di genere

Laura Méar (Plr) relatrice di maggioranza della Commissione delle petizioni ha messo in evidenza che “l’introduzione di quote rosa e di un’obbligatorietà di percentuale di presenza femminile rappresenterebbe un ostacolo alle assunzioni andando in contrasto all’assunzione stessa per meritocrazia e per le competenze del personale. Le assunzioni sono di competenza dell’esecutivo". Dall’altra parte, la relatrice di minoranza Sara Beretta Piccoli (Movimento Ticino&Lavoro) ha invece invitato il legislativo ad accogliere almeno il monitoraggio di genere, quello finanziario non basta. La consigliera comunale socialista Mattea David ha sottolineato che “la parità di genere, caratterizzata dal concetto di pari opportunità, è un diritto umano, universale. Perseguire questo scopo è una precisa e fondamentale risposta agli obiettivi federali e costituzionali. Le pari opportunità sono intese come l’assenza di ostacoli alla partecipazione sociale, economica e politica di un qualsiasi individuo, senza discriminazione di genere, religione, convinzioni personali, origine etnica, disabilità, orientamento sessuale e politico”. La parità di genere “non significa livellamento delle differenze. L’obiettivo deve essere quello, invece, del raggiungimento di una piena ed effettiva partecipazione sociale delle donne e degli uomini”. Si dovrebbe tradurre in un obbligo verso un diritto non ancora raggiunto, ha ricordato David. Dal canto suo, l’esecutivo ha rimarcato che, oggi nell’amministrazione non ci sono disparità salariali, a parte quanto emerso da una seconda analisi, in merito alle caratteristiche individuali e quelle relative al posto di lavoro, che ha fatto emergere che le donne guadagnano l’1.5% di meno rispetto agli uomini. Tamara Merlo (Più donne) ha detto che c’è un problema di disparità, è troppo poco chiedere solo il monitoraggio. Maruska Ortelli (Lega) ha per contro fatto sapere di essere stufa di questo tema.

Pompieri, ok all’Accademia in caserma

Via libera all’unanimità alla revisione parziale del Regolamento del corpo civici pompieri della Città di Lugano (che risale all’8 novembre 1982). Una revisione dovuta e voluta affinché si possa richiedere l’introduzione di un’apposita norma, che sia da base legale per permettere al Corpo civici pompieri di Lugano di validamente costituire l’Accademia per pompieri professionisti di lingua italiana. Un’ampia maggioranza l’ha ottenuta pure la modifica, obbligata a causa di un ricorso parzialmente accolto, del mandato di prestazione per la gestione dell’Ente autonomo Lugano Istituti Sociali. Morena Ferrari Gamba (Plr) ha chiesto delucidazioni in merito alla sperimentazione del Regolamento dei dipendenti della Città che prevede anche la meritocrazia, introdotta un paio di anni fa. Il sindaco ha risposto che non è ancora stato definito il nuovo sistema: «Probabilmente proporremo il prolungamento del periodo di prova di un anno». Adottata inoltre la nuova Convenzione fra la Città e la Cassa Pensioni dei dipendenti di Lugano. Sono state richiamate le misure di risanamento della CPdL per l’anno 2020 e seguenti e il Piano di rifinanziamento della Cassa Pensioni di Lugano, che ipotizza il raggiungimento nel 2035 del 100% di copertura. Alla CPdL sono affiliati ben 21 enti esterni e la nuova Convenzione stabilisce che la Città non deve pagare per la copertura di disavanzi generati alla CPdL nel caso di fuoriuscita totale o parziale di enti esterni. Ratificate le modifiche dello Statuto della Fondazione per le facoltà di Lugano dell’Università della Svizzera italiana.

Sostegno all’Istituto svizzero di Roma

Approvato anche il consuntivo 2019 dell’Ente autonomo Lugano Arte e Cultura (Lac) che ha chiuso con una perdita di esercizio di 116’447 franchi a fronte a un disavanzo preventivato di 590’000 franchi. Tuttavia, «i servizi oggetto di esternalizzazioni hanno raggiunto cifre non trascurabili», ha sottolineato Edoardo Cappelletti (Pc-Ps), ribadendo la richiesta di limitarle. Il legislativo ha confermato il sostegno della Città all’Istituto Svizzero di Roma per ulteriori quattro anni (fino al 2024), sotto forma di erogazione di un contributo annuo di 45’000 franchi. «Contenuti lodevoli ma ci troviamo ad accogliere un documento già firmato», ha reclamato Raide Bassi (Udc). Luce verde alla variante di Piano regolatore che concede più spazio ai corsi d’acqua. Sono emerse critiche sul fatto che il messaggio sia silente sulle linee di sponda lacustri: "Una variante di Piano regolatore che ha come oggetto la protezione delle acque non può infatti a Lugano non essere affrontata senza considerare il lago e le sue sponde e non solo per adeguarsi all’ordinamento giuridico cantonale. «È il minimo per essere in regola, ci aspettiamo da Lugano molto di più», ha sottolineato Nicola Schönenberger (Verdi). Paolo Beltraminelli (Ppd) ha invece posto l’accento sul cambiamento di mentalità in atto con numerosissimi interventi nei corsi d’acqua.

Resta da segnalare che Zahra Rusconi (Udc) ha preso il posto in Consiglio comunale di Tiziano Galeazzi, subentrato a sua volta in Muncipio al compianto sindaco Marco Borradori. Assume così il ruolo di capogruppo Udc Alain Bühler.

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