Luganese

Casa-lavoro in bici, bilancio positivo a Lugano

Il progetto pilota di mobilità aziendale ripagato in Bikecoin avviato lo scorso giugno sta dando buoni frutti. La classifica delle aziende più attive

Aumentano le due ruote
(Ti-Press)
25 novembre 2021
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Il bilancio? Positivo. La Città di Lugano fa il punto sul progetto pilota – una prima in Svizzera – avviato lo scorso giugno e volto a incentivare l’utilizzo della bicicletta per i tragitti casa-lavoro. Andando al lavoro in bicicletta i collaboratori delle aziende aderenti all’iniziativa hanno potuto accumulare Bikecoin, arrivando a guadagnare fino a 300 franchi. In totale, nel periodo giugno-ottobre, sono stati percorsi e tracciati con l’app 60’000 chilometri che corrispondono a 800mila Bikecoin.

Un lavoratore su tre lavora a soli 3 chilometri da casa

Bikecoin nasce come misura del Piano comprensoriale di mobilità aziendale di Lugano Centro, da cui è emerso che un terzo dei lavoratori del comparto abita in un raggio di 3 km dalla propria sede di lavoro, “ma solo il 3% di loro, prima della pandemia, sceglieva la bicicletta per recarsi al lavoro” – si evidenzia in un comunicato stampa. Ebbene, tramite l’app di gestione e promozione della mobilità aziendale Mobalt di Mobitrends Sa, i partecipanti hanno tracciato i propri percorsi, raccogliendo Bikecoin in base al numero di tragitti e ai chilometri effettuati in bicicletta che sono stati validati dal software. L’impegno è stato stimolato dalla competizione nelle classifiche aziendali e interaziendali, così come dagli incentivi concessi dalle aziende ai propri collaboratori (es. rimborsi in busta paga fino a 60 franchi, buoni pranzo o buoni acquisto). Frenata inizialmente dalle misure di contenimento della pandemia (es. telelavoro obbligatorio), l’adesione al progetto è cresciuta nel corso dei mesi, con il coinvolgimento anche di aziende fuori dai confini della città di Lugano. Complessivamente, a fine ottobre erano 300 i collaboratori di 19 aziende, di cui 13 di Lugano, che hanno percorso circa 60’000 chilometri per un totale di 800’000 Bikecoin. Restando nei confini cittadini, l’Amministrazione comunale della Città è l’azienda che ha raccolto il numero maggiore di Bikecoin, seguita da Rsi, Ospedale regionale di Lugano e AIL. Commisurando la raccolta di Bikecoin al numero di collaboratori e collaboratrici, per contro, a prevalere sono state le aziende di dimensioni più ridotte, quali Lemanik Invest Sa, Croce Verde Lugano e Kellerhals Carrard Sa. Un sondaggio tra i partecipanti ha permesso di rilevare che il 17% dei partecipanti in precedenza utilizzava esclusivamente l’auto o la moto e che il 40% di loro ha aumentato la frequenza dei percorsi in bicicletta. “Questo consente di stimare – osserva la Città – che i chilometri percorsi in bicicletta hanno permesso un risparmio di 2-3 tonnellate di CO2, pari all’assorbimento annuo di CO2 di ca. 200 alberi. A stimolare la partecipazione all’iniziativa sono state in particolare le motivazioni di carattere ambientale e legate alla salute, nonché la sfida con sé stessi e gli incentivi monetari. Sul progetto pilota Bikecoin i partecipanti hanno riferito che grazie a Bikecoin è aumentato il loro benessere fisico e mentale, portando alcuni di essi a iniziare ad andare in bicicletta anche con la pioggia. Ben il 97% dei partecipanti parteciperebbe a una nuova edizione di Bikecoin, di cui 4 su 5 pedalerebbero durante tutto l’anno, seppur un 19% auspica un incentivo maggiore per affrontare l’inverno. I risultati positivi conseguiti – conclude la Città – inducono a insistere con la proposizione del programma d’incentivazione Bikecoin, valutando anche soluzioni d’incentivi misti tra Comuni e aziende. All’orizzonte sono in via di definizione diversi nuovi progetti per il 2022.

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