Luganese

Accoltellatore Pregassona, 6 anni e 10 mesi anche in Appello

I giudici confermano la condanna di primo grado per l’iracheno che ferì gravemente un suo connazionale: fu tentato omicidio intenzionale

Il luogo del fatto di sangue
(Rescue Media)
27 ottobre 2021
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Stessa pena, come in primo grado: 6 anni e 10 mesi di carcere ed espulsione dalla Svizzera per 10 anni. Si è concluso con una sentenza di condanna per tentato omicidio intenzionale il processo davanti alla Corte di appello e revisione penale (presidente, la giudice Giovanna Roggero-Will) nei confronti del 38enne cittadino iracheno che, nei posteggi dell’Aldi di Pregassona, in pieno giorno, aveva accoltellato un suo connazionale il 20 luglio 2020: usando una lama per aprire i pacchi, l’autore del gesto aveva intenzionalmente tentato di uccidere il ‘rivale’ che aveva intessuto un’amicizia con la moglie dell’imputato. La gelosia, il movente – secondo i giudici. Un movente che invece l’imputato aveva sempre negato. L’impianto accusatorio del procuratore pubblico, Roberto Ruggeri, esposto nella sua requisitoria durante il dibattimento svoltosi lunedì, è stato confermato. La difesa, rappresentata dall’avvocato Niccolò Giovanettina, aveva invece proposto l’assoluzione del proprio assistito dal reato principale, battendosi per il reato di lesioni semplici qualificate, poiché a mente del legale non c’era stata premeditazione. Una tesi respinta dalla Corte di appello, che invece ha ritenuto come il 38enne iracheno avesse dato appuntamento al suo connazionale quel giorno d’estate di un anno fa, con la precisa intenzione di ucciderlo. Un esito fortunatamente scongiurato grazie anche all’allarme lanciato da alcuni passanti. La sentenza è stata anticipata dal portale del Cdt.

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