Luganese

Pse, Foletti: ‘L’orgoglio dei luganesi deve venire fuori’

Il Municipio di Lugano ha rivolto ai cittadini l’appello a votare sì al referendum sul Polo sportivo e degli eventi (PSE) del prossimo 28 novembre

20 ottobre 2021
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«L’orgoglio dei luganesi deve venire fuori: dimostriamo di avere una visione per il futuro». È con questo appello che il sindaco di Lugano Michele Foletti ha terminato poco fa la conferenza stampa del Municipio di Lugano. Un appuntamento che ha visto schierato il Municipio in corpore che ha fornito la sua indicazione di voto in vista della votazione sul Polo sportivo e degli eventi (Pse) del prossimo 28 novembre. L’appello ai cittadini è quello di votare sì.

“Il nuovo polo”, sottolinea il Municipio nel comunicato ai media, “porterà beneficio alla città, al quartiere, allo sport professionale e alle attività giovanili, all’organizzazione di eventi e alla popolazione grazie alla creazione di un’area accogliente e attrezzata per lo svago e il tempo libero”. Con il Pse, la Città di Lugano intende realizzare un polo “per garantire alle società sportive strutture moderne e conformi alle esigenze delle leghe nazionali, spazio attrezzato e adatto allo svolgimento delle attività individuali e associative, una sede unificata per l’Amministrazione comunale, spazi per eventi, un parco urbano e aree verdi per lo svago e l’incontro a beneficio della popolazione, la riqualifica di un ampio comparto del quartiere di Cornaredo”. Il PSE avrà contenuti pubblici (stadio, palazzetto dello sport, servizi amministrativi) e contenuti privati (commerci, uffici, albergo e strutture residenziali), precisa l’esecutivo luganese.

La Città di Lugano non dovrà farsi carico del totale dei costi, stimati in 374 milioni di franchi: la realizzazione di tutto il Pse è infatti responsabilità del partner privato. L’investimento della Città sarà pari a 167 milioni di franchi e sarà relativo ai contenuti sportivi del Pse, stadio e palazzetto dello sport: dalla somma andranno detratti ammortamenti straordinari (ad es. i contributi cantonali e federali), minori costi dati dalle ottimizzazioni del progetto ed eventuali economie conseguite dal partner privato in fase realizzativa (per 2/3 a favore della Città). Il parco urbano sarà realizzato dal privato e messo a disposizione gratuitamente. Per l’Amministrazione e la Polizia comunale, la Città affitterà una parte degli spazi amministrativi per 25 anni, a un canone del 25% inferiore rispetto alle pigioni mediamente praticate a Lugano, quindi molto favorevole, spiega il Municipio.

Se il progetto sarà bocciato, per ritrovarsi in uno stato di avanzamento della realizzazione del Pse parificabile a quello odierno, nella migliore delle ipotesi ci vorranno almeno 4 anni e una spesa di diversi milioni di franchi (da 5 a 10), è stato spiegato. Oltre a restare senza stadio e senza palazzetto, Lugano perderebbe gli investimenti fatti (18 i milioni già spesi), i sussidi federali (uniti a quelli cantonali, sono al momento 23 milioni quelli già sicuri e/o promessi) e una preziosa possibilità di sviluppo urbanistico, economico, sportivo e della qualità di vita. Non da ultimo, il Football Club Lugano dovrebbe retrocedere in serie B. «Rischiamo di non avere più una partita di Super League in Ticino per almeno 10 anni – ha sottolineato il vicesindaco Roberto Badaracco –. Questo non è un ricatto, ma la nuda e cruda verità».

In vista della votazione comunale del 28 novembre il Municipio ha organizzato una serata informativa per la popolazione che si terrà lunedì 25 ottobre alle 18.30 al Palazzo dei Congressi, nella sala B. L’accesso all’evento sarà possibile solo ai detentori di un certificato Covid. È possibile iscriversi attraverso la piattaforma my.lugano.ch (la riservazione non è obbligatoria).

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