Luganese

'Ex Macello: s'è pensato ad amianto e altre sostanze nocive?'

Interpellanza di 'Più donne' chiede lumi sulla demolizione, chi sia il committente e quale procedura sia stata adottata

'Quale procedura è stata adottata?'
(TI-PRESS)
1 giugno 2021
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Una pioggia di domande - complessivamente 12 - all'indirizzo del Consiglio di Stato sulla demolizione dell'ex Macello di Lugano nella notte di sabato. Sono quelle contenute in un'interpellanza a firma delle parlamentari, Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini del gruppo 'Più donne'. Le due granconsigliere richiamano intanto a chiare lettere il Regolamento di applicazione della legge edilizia, segnatamente al capitolo 'Domanda di costruzione' e l'Ordinanza federale sulla prevenzione e lo smaltimento dei rifiuti. 

I contenuti della domanda di costruzione devono essere precisi

La domanda di costruzione deve essere precisa e contemplare, fra l'altro, se l'edificio oggetto dell'intervento "comporta la demolizione o la trasformazione di edifici o impianti costruiti prima del 1° gennaio 1991; in tal caso le informazioni devono essere fornite tramite una perizia allestita da uno specialista riconosciuto". E, per quanto attiene all'Ordinanza federale sulla prevenzione e lo smaltimento dei rifiuti, occorre indicare se "i rifiuti edili prodotti conterranno sostanze nocive per pre l'ambiente o la salute quali bifenili policlorurati, idrocarburi aromatici policiclici, piombo o amianto". 

E quindi le domande puntuali all'indirizzo del governo, sollevate dalle due parlamentari, in merito alla demolizione di una parte dell'ex Macello a Lugano avvenuta nella notte del 30 maggio 2021: la polizia cantonale ha proceduto alla demolizione secondo quale procedura? Chi è il committente? La legge edilizia è applicabile? Se no, perché? 

E ancora: "Per la demolizione all'ex Macello quali analisi sono state fatte? Quando? Da chi? Con quale risultato? Dove si può leggere la (eventuale) perizia allestita da una/uno specialista riconosciuta/o? L'opera demolita è anteriore al 1° gennaio 1990? Si è valutata l'eventuale presenza di sostanze nocive per l'ambiente e la salute? Si è sufficientemente presa in considerazione la salute delle persone nel procedere alla demolizione? 

Le domande formulate dal gruppo parlamentare 'Più donne' non si esaurisce qua: 'La Suva è stata informata? Il Consiglio di Stato le sta fornendo tutte le informazioni? Sta chiedendo alla Città di Lugano di collaborare? Sono state prese tutte le cautele, al di là delle sostanze menzionate (amianto), prima della demolizione anche per quanto riguarda i servizi di luce e gas? Cioè, banalmente, è stata staccata la corrente prima di demolire (rischi di incendi o incidenti)?  

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