Luganese

Via Industria, condannati i genitori dell'appartamento horror

Pene sospese per la coppia che viveva con i tre figli minorenni a Pregassona, immersa nell'immondizia e fra cani accuditi per la vendita clandestina

Lo spettacolo presentatosi di fronte alla Protezione animali, intervenuta su segnalazione
21 maggio 2021
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Cinque mesi per lei, sei mesi per lui. Entrambe le pene sospese condizionalmente per due anni. Come riferito dalla Rsi, si è conclusa ad aprile l'inchiesta condotta dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri a carico dei genitori di una famiglia – con tre figli minorenni – che viveva in un appartamento di un noto palazzo di via Industria a Pregassona, immerso nell'immondizia e abitato anche da diversi cani illegali ‘accuditi’ per la vendita clandestina.

Il caso, emerso nel settembre del 2018 a seguito di una segnalazione e del relativo intervento della Protezione animali di Bellinzona, aveva suscitato molto clamore facendo naturalmente intervenire sia i servizi sociali sia il Ministero pubblico. Sia la donna (difesa da Chiara Buzzi) che l'uomo (rappresentato invece da Pascal Cattaneo) non hanno interposto ricorso, e il decreto d'accusa è in tal modo cresciuto in giudicato. I due sono stati condannati per violazione del dovere di assistenza o educazione. 

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