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Origlio, vandalismo alla Steiner: ‘Grande solidarietà’

In collina regna l'incredulità per la distruzione, ma la macchina della generosità si è velocemente mossa. Vandalismo giovanile o ritorsione?

Vandalismo alla Scuola Steiner di Origlio (Ti-Press)
9 maggio 2021
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Dopo la distruzione, la generosità. Dopo che la caffetteria della Scuola Steiner di Origlio è stata vandalizzata, la macchina della solidarietà si è mossa velocemente. Ce lo conferma Maria Enrica Torcianti, docente di euritmia di lungo corso e membro del comitato dell'istituto sul posto dalla mattina.

‘Questo per noi è un luogo simbolo’

«Appena uscita la notizia stamattina, sono arrivati subito qui diversi genitori, fra quelli non in quarantena perlomeno. In molti hanno dato la disponibilità per aiutare e stiamo organizzando una squadra per rimettere tutto in ordine – spiega –. Abbiamo aspettato che la polizia finisse di effettuare i rilievi, a breve arriverà qui il gruppo adibito alla caffetteria per fare l'inventario: finché quest'ultimo non sarà effettuato, una stima dei danni precisa non sarà possibile, come neppure capire se qualcosa sia effettivamente stato rubato o meno». Di certo, lo spettacolo è forte: finestre spaccate, mobili rotti, oggetti distrutti e sparpagliati, sporcizia. «Sì, c'è stato un certo accanimento. Hanno distrutto e sporcato manufatti e lavori manuali fatti da bambini e famiglie, questo per noi è un luogo simbolo, oltre che di scambio e incontro. Qui i genitori si trovano per bere il caffè e scambiare quattro chiacchiere quando portano i figli a scuola e quest'ultimi si fermano qui dopo le lezioni per fare la merenda».

Una vendetta? ‘Non in questo modo, inimmaginabile’

Per questi motivi, sebbene l'intera scuola sia attualmente in quarantena a causa di diversi casi di Covid-19, «è importante che la caffetteria torni presto utilizzabile. Si tratta di un luogo di serenità, molto curato, amato da tutti». Amato, anche da chi la scuola non la frequenta. «Questa mattina è arrivata un'anziana del paese, che non c'entra con la Steiner, ma è voluta venire a vedere cosa fosse successo perché era dispiaciuta – racconta Torcianti –. Anche altre persone sono venute a esprimere la propria vicinanza. Ci sono anche stati degli slanci di solidarietà, abbiamo ricevuto già diverse donazioni sul nostro crowdfunding. In questo senso, c'è sempre la luce anche nel buio». E a proposito di luce e di buio, la Polizia scientifica avrebbe trovato numerose impronte sul posto, sprovvisto purtroppo di videosorveglianza. «Secondo la polizia è probabile che sia un atto di vandalismo giovanile. Però questo accanimento quasi feroce sembra altro... Non ci pronunciamo perché siamo molto colpiti, direi sotto choc, e cerchiamo quindi di fermare un po' i pensieri». Non c'è qualcuno che avrebbe potuto volersi vendicare? «Non in questo modo, non è immaginabile».

Bertoli: ‘Vandalismo che colpisce fa male’

«Sono degli atti indescrivibili, non solo da condannare ma ancora di più – ci dice il sindaco di Origlio Alessandro Cedraschi –. ISpero che non sia stata una ritorsione, mi auguro sia stata una brutta bravata. Quando si entra soprattutto in una scuola, indipendentemente dalle difficoltà che questa possa avere, è doppiamente deplorevole». Appunto: sì privata, tuttavia a essere stata colpita è pur sempre una scuola. Abbiamo chiesto quindi un breve commento anche al presidente del Consiglio di Stato, direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport: «Un atto di vandalismo è sempre riprovevole. Quando poi viene fatto nei confronti di un simbolo della volontà collettiva di dare un futuro alle giovani generazioni fa sempre male – osserva Manuele Bertoli –. Questo vale per le scuole, come per le altre strutture per i giovani. Sono quei simboli che dovrebbero essere intoccabili ma che purtroppo invece alcuni toccano senza ragionarci troppo ed è veramente peccato».

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