Luganese

Castello di Taverne, preavviso negativo per l'anfiteatro

Pollice verso da parte del Dipartimento del territorio anche per l'area giochi e didattica, sì invece agli altri interventi di miglioria attorno al sito

Il rendering dell'anfiteatro in località Orpera a Torricella-Taverne, preavvisato negativamente dal Dipartimento del territorio
10 maggio 2021
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A Torricella-Taverne non sorgerà alcun anfiteatro con gradinate in marmo in zona Orpera, almeno per il momento. Per quest'opera, come pure per l'area gioco e didattica, entrambe previste dal progetto di valorizzazione dell'area del castello medievale di Taverne, il Dipartimento del territorio (Dt) ha dato preavviso negativo per la licenza edilizia domandata dal Comune. Accolta invece una serie di altri interventi di miglioria, fra i quali spiccano la pulizia e la messa in sicurezza di alcuni sentieri e la creazione di uno ex novo, una nuova cartellonistica e la riqualifica di aree naturali e biotopi. Scopo: valorizzare le vestigia del monumento e le sue adiacenze.

Un disturbo per la fauna selvatica

«Un po' avevamo preventivato questa decisione – ammette Amedea Bianchetto –, essendo la zona un pregiato passaggio faunistico». Come ci spiega anche la neopresidente dell'associazione Castrum Tabernarum, co-promotrice del progetto assieme al Comune, uno dei motivi principali del pollice verso giunto da Bellinzona è proprio il fatto che le opere previste si trovano integralmente all'interno di un comparto molto importante per la fauna selvatica. Non solo l'area si trova in una cosiddetta ‘zona di tranquillità’, ma nel 2012 il passaggio faunistico di importanza sovraregionale è stato riqualificato con la costruzione di un ponte faunistico, opera ad oggi unica in Ticino. In particolare, come si legge sul preavviso "le opere di miglioria e di riqualifica del comparto comporteranno un aumento dell'affluenza di persone con un conseguente aumento del disturbo antropico e questo va in netto contrasto con le finalità delle due aree destinate a tutelare gli interessi della fauna selvatica". Per questo motivo, ad esempio, pur preavvisando favorevolmente i sentieri il Dt sottolinea che il transito debba essere unicamente pedestre.

Problema relativo alla sicurezza con l'anfiteatro

L'afflusso di persone e il disturbo della fauna sarebbe un problema quindi sia per quanto riguarda il parco giochi, sia per l'anfiteatro. Il primo, secondo l'Ufficio natura e paesaggio "propone un aspetto e un carattere che non risultano in sintonia con l'ambiente naturale. Le torrette portano l'idea di un insediamento estraneo al bosco e lo stile proposto, seppur di legno, è in netto contrasto con la naturale rusticità del luogo". L'invito quindi è a rinunciare a determinati elementi, a partire dalle torrette, per ridurre sia i rischi d'infortunio sia gli effetti "esteticamente discutibili delle misure necessarie per renderli più inoffensivi". Per quanto riguarda l'anfiteatro che dovrebbe sorgere nell'ex cava di granito, oltre ad attirare anch'esso persone – essendo stato immaginato anche come luogo per eventi –, c'è un altro problema: "Le informazioni relative alla messa in sicurezza del sedime non sono abbastanza dettagliate e non permettono di verificare che il rischio per gli utilizzatori sia accettabile". L'Ufficio pericoli naturali, incendi e progetti sottolinea infatti che l'area è potenzialmente esposta al pericolo di caduta sassi di grado elevato e residuo. E sebbene vi sia una relazione tecnica allegata dagli istanti che indica come tramite la realizzazione di interventi di messa in sicurezza sia possibile l'utilizzo della zona per gli scopi previsti, per il Dt queste opere di premunizione non sono sufficientemente chiare e definite.

Probabilmente il progetto verrà scorporato in più parti

«Sia il parco giochi sia l'anfiteatro sarebbero stati un valore aggiunto – evidenzia Bianchetto –, pertanto ci dispiace, ma comprendiamo la decisione. Però siamo allo stesso tempo molto soddisfatti della risposta sul resto del progetto, che è quella per noi prioritaria: era da anni che ci lavoravamo. Purtroppo molti beni culturali che abbiamo non sono adeguatamente valorizzati. Molte persone non sanno nemmeno che lungo la valle del Vedeggio ci sono castelli e torri d'avvistamento, o quantomeno delle rovine. Per questo sarebbe importante poter iniziare i lavori il prima possibile almeno per questa parte del progetto, ma per farlo dobbiamo prima trovarci con il committente, che è il Municipio». «Andremo avanti a sostenere quest'iniziativa – ci dice a tal proposito Tullio Crivelli, sindaco di Torricella-Taverne –. Abbiamo pertanto ventilato la possibilità di scorporare il progetto e mandare avanti almeno la sistemazione dei ruderi, che era l'obiettivo iniziale e porterebbe a un interessante centro culturale per il comune».

 Ridimensionamento finanziario

Lo scenario più realistico, a questo punto, sembrerebbe quindi essere la divisione del dossier in una parte da rivedere e in un'altra da mandare avanti. Ipotesi che ridimensionerebbe il progetto anche dal profilo finanziario. Il budget iniziale era stimato in 660'000 franchi senza anfiteatro e poco più di un milione con. Escludendo quest'ultimo (circa 400'000 franchi), come pure il parco giochi e l'area grill (250'000 franchi), si scende a circa 410'000 franchi per la parte relativa esclusivamente ai sentieri e alla pulizia del sito. E mentre la questione relativa all'anfiteatro è «rimandata», per il parco giochi «valuteremo cosa fare: ci sono altre possibilità per coinvolgere i più piccoli, abbiamo già delle idee legate ad esempio a delle esperienze tattili, ma dobbiamo prima parlarne con il Municipio» anticipa la presidente.

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