Luganese

Lugano, resta aperta la Foce del Cassarate

Il Municipio rinuncia alla chiusura, ma conferma l'obbligo delle mascherine e coinvolge Sotell e City Angels per la sensibilizzazione

Il luogo pubblico resta aperto ma sarà monitorato e sarà obbligatorio indossare la mascherina (Ti-Press)
25 marzo 2021
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Niente chiusura dell'accesso alla Foce del Cassarate, teatro sabato scorso di un Party illegale, con 800 persone, due risse e l'intervento della polizia che è stata presa a bottigliate da alcuni giovani scalmanati. Lo ha comunicato il municipale di Lugano Roberto Badaracco a margine della conferenza stampa di presentazione dello studio sulla povertà e della nuova segnaletica turistica e direzionale in città. Confermato, invece, per contenere la diffusione del coronavirus, l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi sensibili dove è impossibile mantenere il distanziamento fra persone. «Abbiamo incaricato la Sotell e City Angels di monitorare e sensibilizzare al rispetto delle regole la popolazione e i turisti che si trovano in queste aree da sabato 27 marzo, mentre l'azione repressiva da parte della polizia rimane l'ultima ratio», ha osservato Badaracco -. Le persone devono assumersi le proprie responsabilità». L'auspicio è che non si ripetano i fatti incresciosi di sabato scorso alla Foce. «Questo fine settimana faremo molta attenzione a ciò che succederà: se dovessero verificarsi ancora situazioni gravi e problematici, potremmo rivedere la decisione di lasciare aperto l'accesso ad alcuni luoghi pubblici e valutare altre soluzioni restrittive». Parallelamente, continua il direttore del Dicastero Sport ed eventi di Lugano, «abbiamo deciso di creare un gruppo di lavoro all'interno dell'Amminsitrazione comunale sulle problematiche giovanili per studiare possibili approcci nei confronti degli eccessi che si sono verificati sabato sera alla Foce e come fare a sensibilizzare alcuni giovani che fanno della violenza la loro arma usuale. Siamo di fronte a una fase delicata della pandemia che dura da oltre un anno e pesa parecchio sui giovani che hanno bisogno di evasione e di socializzare. Chiaro che la chiusura degli esercizi pubblici complica la situazione, se riaprissero assieme ai centri di svago e degli eventi si tornerebbe a un certo equilibrio in città senza assembramenti». La Città ha pure deciso di seguire le linee della strategia messa a punto dal Dipartimento delle istituzioni e della conferenza sulla sicurezza. Una strategia che poggia sui pilastri della prevenzione e della sensibilizzazione.

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