Luganese

Da Londra agli Angioli di Lugano, riecco la pala d'altare

L'opera del pittore rinascimentale Callisto Piazza da Lodi tornerà a impreziosire la chiesa

Capolavoro rinascimentale
17 marzo 2021
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Torna a Lugano la pala d’altare di Callisto Piazza da Lodi. Giungerà a Lugano domani, giovedì, proveniente da Londra, l'opera del pittore rinascimentale raffigurante l’Assunzione e incoronazione della Vergine, che originariamente ornava l’altare maggiore della chiesa di S. Maria degli Angeli a Lugano, bene culturale d’importanza cantonale di proprietà del Cantone Ticino. La grande tavola dipinta, che tornerà a impreziosire uno dei monumenti più importanti del Cantone Ticino e della Città, nonché a ricostruire un importante elemento della storia rinascimentale del borgo, sarà conservata nei depositi del Museo d’arte della Svizzera italiana a Lugano in vista dei lavori di restauro dell’interno della chiesa programmati a partire da quest’anno.

Il Dipartimento del territorio, la Diocesi di Lugano e la Città di Lugano (Divisione cultura) in un’azione congiunta diretta e cofinanziata dall’Ufficio dei beni culturali del Dipartimento del territorio avevano acquistato il prezioso dipinto - un olio su tavola datato fra il 1548 e il 1551 - lo scorso 10 dicembre presso la casa d’asta Sotheby’s di Londra per circa CHF 120'000. Considerata l’importanza che quest’opera riveste in seno al patrimonio culturale e religioso cantonale, nonché la volontà di farla ritornare nella chiesa di S. Maria degli Angeli, per la quale essa fu commissionata e dove restò fino al 1768, era stato creato un gruppo di acquirenti, comprendente il Cantone Ticino, la Diocesi di Lugano e la Città di Lugano (queste ultime sostenute a loro volta anche da privati).

Opera di uno degli artisti più autorevoli della pittura lombarda della prima metà del Cinquecento

L’Assunzione e incoronazione della Vergine - si evidenzia in un comunicato stampa - fu commissionata nel 1548 al pittore Callisto Piazza da Lodi da Battista Rusca di Lugano per la chiesa francescana di S. Maria degli Angeli. Recenti studi legati alle mostre del 2010 e del 2018 sul Rinascimento nelle terre ticinesi alla Pinacoteca Züst di Rancate, dove la pala è stata esposta, hanno permesso di confermare che essa faceva parte di un trittico collocato sull’altare maggiore, che comprendeva pure le due tavole laterali raffiguranti i Santi Paolo e Francesco e i Santi Bernardino da Siena e Pietro martire da Verona oggi conservate al MarteS - Museo d’Arte Sorlini di Cavalgese della Riviera (Brescia). Il trittico fu venduto dai frati nel 1768 e da allora finì sul mercato antiquario. Callisto Piazza (documentato dal 1523 al 1561 e già morto nel 1562) è considerato uno degli artisti più autorevoli della pittura lombarda della prima metà del Cinquecento.    

Si ricorda, infine, che la chiesa di Santa Maria degli Angeli, di proprietà dello Stato del Cantone Ticino dal 1848 e ad uso della Parrocchia di Lugano, dal 1911 è monumento tutelato d'importanza cantonale e protetto anche a livello nazionale. Fra le opere di grande pregio conservate nella chiesa figura il capolavoro di Bernardino Luini, la Passione e Crocifissione di Cristo realizzato nel 1529, il più famoso affresco rinascimentale della Svizzera. L’esterno dell’edificio e l’adiacente chiostro del convento sono stati restaurati dall’Ufficio dei beni culturali del Dipartimento del territorio in collaborazione con la Sezione della logistica del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) nel periodo 2012-2015; il restauro dell’interno è invece pianificato a partire da quest’anno. In tale contesto, l’acquisto della pala d’altare aggiunge dunque un importante elemento di valore al restauro e alla valorizzazione dell’intero complesso.      

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