Luganese

Risse a Lugano, Municipio: ‘Giovani provenienti da fuori’

L'esecutivo sottolinea che frequentemente gli episodi di violenza giovanile sul suo territorio riguardano gruppi che non abitano in città

Lugano spesso diventa teatro di rese di conti fra gruppi rivali ma esterni alla città (Ti-Press/Archivio)
28 dicembre 2020
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Lugano ombelico del Ticino, anche in ambito di violenza giovanile. È quanto emerge dalla risposta data dal Municipio a Michael Nyffeler, autore di un'interrogazione sul tema a inizio novembre. In particolare, l'ultima domanda del consigliere comunale leghista verteva proprio sull'incremento di questi episodi. “Il fenomeno è conosciuto e viene seguito dall'esecutivo ma soprattutto dai suoi Servizi. Sino ad oggi e salvo alcuni episodi isolati – si legge –, la problematica vede però coinvolti gruppi di giovani provenienti da ogni dove, che non di rado si danno appuntamento in Città per i loro ‘regolamenti di conti’. A tal proposito ricordiamo che già da alcuni anni la Città di Lugano è attiva con vari servizi sul territorio volti ad avvicinare i giovani per capirne le esigenze e necessità al fine di di limitare e prevenire i disagi giovanili. La nostra Polizia inoltre partecipa attivamente alla piattaforma cantonale per la violenza ed i disagi giovanili e di ne funge da ‘antenna’ per il territorio cittadino con agenti specialisti”.

Autorità esecutive, giudiziarie e di polizia coordinate

E proprio le forze dell'ordine svolgono un ruolo di primo piano, non solo dal punto di vista repressivo e sanzionatorio, per quanto riguarda questo fenomeno. “La definizione delle strategie rispettivamente delle scelte tattiche, sono e restano di competenza dei rispettivi Comandi di Polizia, i quali si coordinano e condividono le stesse nell'ambito del dispositivo previsto e di cui anche l'esecutivo è informato”. E relativamente a un episodio specifico capitato proprio a inizio novembre, anche che considerata la tematica “e il coinvolgimento di un importante numero di giovani, la strategia d'azione è stata verificata e pianificata, oltre che con la Polizia cantonale anche con la Magistratura/Magistratura dei minorenni”.

Finora si è sensibilizzato, ma pronti a cambiare

Il problema relativo agli assembramenti dei giovani non riguarda soltanto liti o risse, ma anche le disposizioni per il contenimento della diffusione del Covid-19. “Il problema principale nel perseguimento delle ricordate normative è dettato dalla evidente difficoltà di svolgimento della procedura sanzionatoria – spiega il Municipio –, che non permette il perseguimento nella forma semplificata della multa disciplinare”. E mentre il fenomeno, con la chiusura di discoteche prima e bar e ristoranti poi, si è intensificato, l'autorità sinora ha prediletto la sensibilizzazione: “Sino ad oggi si è optato per puntare prioritariamente sul buon senso e sull'autoresponsabilità del singolo. Tuttavia, dove dialogo e sensibilizzazione non dovessero essere sufficienti, si dovrà operare misure e strategie più incisive. L'esecutivo promuove costanti azioni a salvaguardia della salute pubblica attraverso comunicati e sensibilizzazioni e non intende in alcun modo tollerare ulteriormente raduni di persone irrispettose delle norme igienico-sanitarie per cercare di contenere il diffondersi del virus”.

Il Municipio ha risposto inoltre a un'altra interrogazione di Nyffeler, inerente alle manifestazioni organizzate dal Centro sociale autogestito Il Molino, in particolar modo quella del 30 ottobre durante la quale una nostra collega è stata colpita con una testata. Ricordando che l'evento non è stato autorizzato in quanto non è pervenuta a Palazzo Civico alcuna richiesta in tal senso, l'esecutivo ha altresì evidenziato che quella sera la condotta operativa era stata assunta dalla Polizia cantonale e che quella Comunale le era subordinata. Inoltre, sempre la Cantonale aveva effettuato un'analisi del rischio – sulla base dei volantini che erano circolati nei giorni precedenti all'evento e al loro contenuto –, classificando la manifestazione come ‘a carattere non violento’. Oltre ad aver già condannato pubblicamente l'accaduto, oltre all'aggressione si sono registrati vandalismi, il Municipio sottolinea infine di non aver “alcuna intenzione di tollerare e/o accettare in futuro simili azioni di vandalismo”.

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