Luganese

Quei (troppi?) posteggi in stazione a Lugano

Consiglio comunale competente, ma c'è un rischio ricorsi, ricorda il Municipio

Ti-press
4 dicembre 2020
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Il Municipio di Lugano ha trasmesso alla Commissione della gestione una serie di risposte riguardanti il numero di posteggi da prevedere presso la stazione di Lugano Ffs, nell'ambito di una modifica di Piano regolatore. Ricordiamo che il Consiglio comunale si era 'ribellato' a una riduzione da 400 a 250 stalli proposta dal Municipio, e ora si appresta a votare di nuovo sul dossier. La trattanda, si legge nella missiva municipale, dovrebbe tornare in Consiglio comunale il prossimo 21 dicembre, questo almeno l'auspicio del Municipio, all'interno del 'pacchetto pianificatorio' sul progetto StazLu2.

Le risposte municipali riguardano essenzialmente questioni di tipo legale, come la sovranità del Comune rispetto alle impostazioni pianificatorie delle autorità superiori. In sintesi, riportando gli estremi della Legge organica comunale, il Municipio ricorda l'autonomia comunale nello scegliere le soluzioni più opportune, col rischio però che esse vengano 'cassate' dall'autorità di ricorso, in questo caso il Consiglio di Stato. Il quale dispone di un certo margine di apprezzamento, potendo quindi bocciare un dimensionamento del posteggio - previsto all'ex pestalozzi, appena a monte della stazione - non calcolato adeguatamente da un apposito studio. Esiste inoltre un secondo rischio di ricorso da parte del vicino comune di Massagno, interessato dalla questione nell'ambito del progetto 'Trima' di recupero della 'trincea' ferroviaria.

Tutto riporta alla domanda di fondo: quanti sono i posteggi che 'servono' davvero in quel punto.? Sull'eventualità di commissionare una "superperizia" ai politecnici di Zurigo o Losanna, il Municipio ricorda che già due perizie sono state svolte sullo stesso argomento. Infine, il rischio di perdere i sussidi federali alla costruzione del futuro cento intermodale: la tempistica pianificatoria non ha impatto, per contro la relalizzazione va ultimata al più tardi entro il 2027.

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