Luganese

Lugano, se la Città donasse un po' di mascherine?

Lo chiedono tre consiglieri comunali con un'interpellanza in cui sottolineano costi supplementari per i residenti ma pure la ragionevolezza della misura

E un aiutino per le mascherine a chi guadagna poco? (Ti-Press)
30 ottobre 2020
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"Come valuta il Municipio di Lugano la proposta di donare una scatola di mascherine, un piccolo disinfettante e un rotolo di sacchi dei rifiuti ai propri cittadini?": è una delle domande che pone l'interpellanza di Giovanni Albertini (primo firmatario - indipendente), Sara Beretta Piccoli (Indipendente) e Omar Wicht (Lega). Un'interpellanza che sottolinea la ragionevolezza delle nuove misure che "hanno fissato, giustamente, l’obbligo di portare la mascherina anche all’esterno (laddove non si possono garantire le distanze sociali) per cercare di contrastare il Covid19 e per cercare di limitare contagi e ospedalizzazioni". Però fa notare che i cittadini di ceto medio – basso sono confrontati sempre più con nuove spese e tasse, mentre gli stipendi stagnano da troppo tempo e i costi fissi, tra rincari di cassa malati e affitti spropositati, mettono in ginocchio le finanze di molti nuclei famigliari, single e coppie. Pertanto gli interpellanti chiedono cosa intende fare il Municipio, se intende introdurre maggiori incentivi in favore delle persone con reddito basso e come valuta la proposta di erogare un buono simile a “Gusta il Ticino” ai propri cittadini da spendere nei ristoranti e commerci di Lugano.

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