Luganese

Vico Morcote, 'si istituisca il Consiglio comunale'

Ecco l'esito del sondaggio: l'80% dei votanti vuole abbandonare l'Assemblea. A dicembre la decisione definitiva in seduta ordinaria

Il sindaco, Giona Pifferi
(TI-PRESS)
24 ottobre 2020
|

Basta assemblea comunale, si istituisca il Consiglio comunale. Questo, in estrema sintesi, l'esito del sondaggio promosso dal Municipio di Vico Morcote che ha chiesto agli aventi diritto di voto - 210, di cui 12 residenti all'estero - di pronunciarsi sulla possibilità di cambiare ordine legislativo nel Comune e creare il Consiglio coumunale. Ebbene, l'esito dell'indagine ha dato il seguente e chiaro responso: l'80% dei partecipanti al sondaggio si è detto favorevole a un cambiamento istituzionale. Il restante 20% ha invece indicato nero su bianco che intende mantenere l'attuale situazione, ossia continuare con l'assemblea comunale. Nessuno si è astenuto. Se l'esito del rilevamento è esplicito, va tuttavia considerato che la percentuale di coloro che si sono espressi nel sondaggio - solo coloro iscritti al catalogo elettorale - è piuttosto bassa: sfiora appena il 50%, insomma soltanto la metà ha ritornato il questionario in cancelleria entro venerdì scorso, termine ultimo di consegna. 

Il Comune a quota 431 abitanti 

Ora l'ultima parola spetterà all'Assemblea comunale, che con buona probabilità - pandemia permettendo - verrà convocata entro dicembre, quando all'ordine del giorno figurerà un'altra trattanda importante, il bilancio prevenivo 2021 dell'amministrazione comunale. Ma può Vico Morcote fare il balzo e passare dall'assemblea al Consiglio comunale? La risposta è affermativa. Infatti, come recita la costituzione del Canton Ticino e l'articolo 42, capoverso 1, della Legge organica comunale (Loc) - citiamo - "L’istituzione del Consiglio comunale è possibile in tutti i Comuni che contano almeno 300 abitanti. Il numero dei membri, da stabilire tramite il Regolamento organico comunale, può variare da un minimo di 15 ad un massimo di 60. I Comuni con più di 5’000 abitanti devono però avere un Consiglio comunale composto da almeno 30 membri". Ebbene, Vico Morcote conta, secondo il rendiconto aggiornato al 31 dicembre 2019, 431 abitanti e pertanto è legittimato a cambiare organo legislativo e, dunque, a ripartire i propri seggi fra i gruppi politici presenti in base al quoziente elettorale, "ogni partito ha diritto a tanti consiglieri comunali quante volte il quoziente elettorale è contenuto nel numero dei voti da esso conseguiti; le liste che non hanno raggiunto il quoziente non partecipano alla ripartizione; i seggi non assegnati per quoziente intero vengono attribuiti ai partiti aventi le maggiori frazioni". Tutte regole ben note. 

Ma se il sondaggio, promosso dal Municipio per sondare il parere della popolazione, ha sortito una significativa indicazione sull'importante tematica, pur se compilato soltanto dalla metà dei destinatari - gli aventi diritto di voto - resta il fatto che in ultima istanza sarà l'assemblea comunale, che appunto prevede alle sedute la possibilità di partecipazione attiva dell'intera popolazione iscritta al catalogo elettorale, ad avere l'ultima parola. Uno dei motivi per cui il Municipio, guidato dal sindaco Giona Pifferi, ha promosso il sondaggio risiede nel limite dei partecipanti ai lavori imposto dalla pandemia: non più di cento i membri ammessi. Un numero in realtà raramente raggiunto, ma che pone alla convocazione un problema in ambito di diritti democratici. Vero è che il problema a Vico Morcote è spesso quello di non raggiungere il quorum, fissato in una ventina di abitanti. Pertanto, l'istituzione del Consiglio comunale – con 15 membri – risolverebbe il problema. Affaire à suivre. 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE