Luganese

Sesso con adolescenti: condannato al trattamento stazionario

Il 27enne è stato ritenuto colpevole, esclusi due capi d'accusa, e condannato a quattro anni, sospesi in favore di un trattamento psichiatrico in clinica

La pena di quattro anni è stata tramutata in un trattamento psichiatrico stazionario in una struttura specializzata (Foto Ti-Press)
14 ottobre 2020
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«La precedente condanna non ha raggiunto lo scopo e dimostra che il trattamento ambulatoriale non è sufficiente, malgrado ora ci siano segnali incoraggianti. Necessita di un trattamento stazionario, così come proposto dalla perizia psichiatrica». Condannato a quattro anni di carcere, il 27enne accusato di atti sessuali con fanciulli sconterà la propria pena non in prigione come sinora, ma in un'istituzione psichiatrica apposita.

'Non ha tratto insegnamenti dalla precedente condanna'

La Corte delle Assise criminali presieduta da Amos Pagnamenta ha rilevato infatti una «colpa oggettivamente grave, per il numero di vittime e di episodi. Grave soprattutto dal profilo soggettivo: l'imputato ha dato prova di estremo egoismo per soddisfare i propri bisogni. Sapeva inoltre di compiere atti illegali perché nel 2015 è stato condannato (a tre anni e quattro mesi, ndr) per reati simili. E proprio il precedente pesa su di lui: non solo ha tradito la fiducia delle autorità ma ha dimostrato di non aver tratto insegnamenti». Il giudizio è stato meno pesante dei cinque anni chiesti dal procuratore pubblico Arturo Garzoni in virtù della collaborazione fornita, delle ammissioni – il 27enne è sostanzialmente reo confesso –, dell'età delle vittime (non bambini ma ragazzi dai 15 anni in su) e dalle circostanze in cui sono avvenuti gli episodi, ha detto il giudice riferendosi alla ricerca di un tornaconto economico da parte dei giovani.

Prosciolto dal reato di atti sessuali con persone inette a resistere

Ad abbassargli un po' la pena anche, in virtù del principio dell'in dubio pro reo, il proscioglimento da due capi d'accusa relativi ai cosiddetti toccamenti notturni ai danni di due ragazzi: «L'imputato è apparso credibile, a differenza delle poco lineari dichiarazioni dei due ragazzi – secondo la Corte –, che si conoscono ed è emerso che si sono parlati fra loro. Un motivo di vendetta potrebbe essere il mancato pagamento delle cifre promesse». Il 27enne dovrà inoltre risarcire per torto morale le vittime per un totale di oltre 21'000 franchi.

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