Luganese

Medio Vedeggio, pro e contro di Gravesano allo specchio

Si terrà il 18 ottobre la votazione popolare consultiva sull'unione con Bedano. Intervista al sindaco Maurizio Anghileri e al municipale Giovanni Crivelli

Aggregazione Medio Vedeggio: Giovanni Crivelli, municipale rappresentante dei contrari, e Maurizio Anghileri, sindaco rappresentante dei favorevoli (Foto Ti-Press)
7 ottobre 2020
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Circa 2'900 abitanti, oltre 2'700 posti di lavoro, 330 aziende. Questi alcuni dei numeri di Medio Vedeggio, nuova entità comunale in cantiere che dovrebbe veder la luce nel giro di 1/2 anni dall'unione fra Bedano e Gravesano. E mentre nel primo paese sembrerebbe esserci poca opposizione al progetto – una votazione consultiva in Consiglio comunale (Cc) è finita senza contrari e con un solo astenuto –, è nel secondo che il dibattito appare più animato. A cominciare dalla stessa votazione in Cc – terminata con 11 sì, 7 no e 1 astenuto – e con l'esistenza di un organizzato fronte di contrari. In vista del voto popolare, sempre consultivo dato che l'ultima parola spetterà poi al Gran Consiglio, del 18 ottobre, abbiamo organizzato quindi un faccia a faccia fra il sindaco di Gravesano Maurizio Anghileri e il municipale Giovanni Crivelli: le ragioni di, rispettivamente, fautori e oppositori all'aggregazione allo specchio.

Perché è o non è il momento di aggregarsi?

Anghileri: Perché ci si presenta una grande opportunità di essere attori del nostro futuro e non subire le conseguenze di decisioni altrui. Il nuovo Comune potrà affrontare investimenti strategici, che i singoli enti non sono in grado di affrontare per insufficienza di risorse. L’aggregazione aumenterà la forza contrattuale dei due villaggi nel contesto regionale anche in ottica della costituzione del futuro Comune di “Malcantone est” voluto dall’autorità cantonale.

Crivelli: Non è questo il momento. Ogni ulteriore aggregazione genera costi, periodi di transizione e insicurezza. Se il progetto dovesse andare in porto ci aggregheremmo solo nel 2022 ed entrambi i comuni non potranno pianificare granché in quanto in attesa di tale aggregazione ci si potrà limitare al compitino per tirar là. Quindi si a un’aggregazione a più comuni, fatta una volta sola, ma fatta bene.

Quali comuni potreste attrarre quindi?

Crivelli: Penso a Torricella-Taverne, Manno, Lamone e Cadempino. Quello sarebbe davvero un comune con un reale potere finanziario e contrattuale, con oltre 10'000 abitanti.

Anghileri: Aspettare un progetto a più comuni vuol dire aspettare quanti anni? L’assenza di un polo, le differenze di vedute e la mancata volontà di affrontare un progetto condiviso da parte dei Comuni della regione non permettono che procedere a tappe; altresì non è da sottovalutare che il Cantone ha promesso 1 milione di franchi a favore del progetto e questo a conferma della sua validità. 

Questione identità: c'è davvero il rischio che Gravesano la perda?

Crivelli: Andremmo a perdere tutta l'amministrazione comunale che sarebbe concentrata a Bedano. A Gravesano rimarrebbe l'operatore sociale. In cambio ci vengono vendute delle opportunità: il centro polisportivo e il centro diurno per anziani. Ma per nessuno dei due abbiamo visto né un progetto né un business plan. Il centro polisportivo nasce soprattutto per un'esigenza di Bedano, perché verrebbero costruiti un nuovo magazzino comunale e un rifugio per la Protezione civile. Ma noi li abbiamo già. Poca chiarezza anche per il centro diurno. Considerato che a Lamone ce n'è già uno socio-assistenziale e a Manno uno terapeutico, a noi resterebbe solo quello 'ricreativo' per il quale il Cantone certamente non darebbe contributi. Bisognerà poi riempirlo di contenuti, con i relativi costi di gestione. Gravesano è più piccolo di Bedano e non avremmo più nelle nostre mani il potere decisionale, diventeremmo un semplice e anonimo aggregato. Quando si fa un’aggregazione a soli due attori uno è giocoforza sempre più forte di un altro. Potenzialmente l’esecutivo potrebbe essere composto da membri provenienti solo da Bedano. In caso di decisioni che favoriscono un futuro quartiere rispetto a un altro Bedano avrebbe dunque vita facile a far passare le sue esigenze. Ci vengono vendute delle opportunità sul nostro territorio per esigenze che invece sono di Bedano.

Anghileri: Dopo l'aggregazione il cittadino sarà di Medio Vedeggio, non di Bedano o Gravesano e quindi le istituzioni saranno chiamate a operare nell’interesse collettivo. E resteremmo un comune a misura d'uomo: tutti i servizi si troveranno in un raggio di poche centinaia di metri in zona centrale del nuovo Comune. Al giorno d'oggi sono sicuramente più frequentati e apprezzati un centro polisportivo e un centro diurno rispetto ai servizi dell'amministrazione comunale, opere che in caso di mancata aggregazione non saranno realizzate. Se si vuole parlare di perdita identitaria, sicuramente un’aggregazione più ampia come sostenuta dai contrari potrebbe avere un simile effetto, non il progetto proposto. Sia per quanto riguarda il centro sportivo, che quello per gli anziani, vi sono già stati interessamenti da parte delle specifiche organizzazioni a dimostrazione dell’interesse su quanto proposto, che dovrà essere progettato dal nuovo Comune.

Questione finanziaria: moltiplicatore d'imposta al 75-80%. Irrealistico o attuabile?

Crivelli: Per noi è irrealistico. Finanziariamente le ripercussioni di gettito fiscale della pandemia tutt’ora in corso si vedranno nel 2021/2022. Inoltre, se Bedano nel frattempo dovesse vedersi costretto ad alzare il moltiplicatore, Gravesano non potrebbe far altro che adeguarsi. Dicono che il moltiplicatore aritmetico di Bedano sia al 65%: non credevo di abitare vicino a un comune simile a Paradiso. In generale riteniamo che non sarà garantita una diminuzione del moltiplicatore, quindi bisogna capire cosa andiamo a guadagnarci.

Anghileri: Sono i dati che parlano. Comprendo i timori legati alla pandemia, la crisi è inevitabile, succederà in tutto il cantone e in tutti i comuni. Ma aggregandoci saremo più forti e più stabili. Non sono preoccupato, guardando alla stratificazione fiscale di Bedano: sono aziende stabili e solide. L’apporto delle persone fisiche dei due comuni è simile e quello che giunge dalle aziende è un “surplus”, che non tutti i Comuni detengono e che negli anni ha permesso di affrontare importanti investimenti.

Un grosso investimento all'orizzonte è quello per la nuova scuola elementare a Bedano, 11 milioni. 

Crivelli: È un investimento che ci preoccupa in quanto constato spesso che i preventivi non corrispondono ai consuntivi, e qui ho paura che si sfori. Mi preoccupa che andiamo a comprare qualcosa a scatola chiusa studiata e progettata per le sole esigenze di Bedano. Gravesano non è stato coinvolto e non ha mai potuto dire la sua. Il fatto che i bambini a sud della Cantonale
potranno continuare ad andare a Manno per noi è una sorta di disaggregazione nell'aggregazione, oltre al fatto che dovremo continuare a pagare l'affitto.

Anghileri: La nuova scuola, che potrà accogliere tutti gli alunni dei due comuni con 8 aule, completerà l’istituto scolastico Bedano-Gravesano-Manno e sarà composto da 3 sedi di scuola dell’infanzia e 2 di elementari. Su circa il 70% delle delibere si evidenzia il pieno rispetto di quanto preventivato, con un buon margine. I costi d’esercizio futuri si prevedono inferiori a quanto sinora pagato da Bedano e Gravesano per portare gli allievi alle sedi di Manno e Torricella-Taverne, senza essere proprietari di nulla. La popolazione di Gravesano diverrà 'comproprietaria', con diritto di scelta futura, di un’opera finanziata per oltre la metà da Bedano e dalla liquidità di oltre 6 milioni di franchi accumulata da quest’ultimo negli ultimi anni. Un’opera a confine tra i due villaggi che per i prossimi 40 anni offrirà un servizio scolastico di qualità con refezione e centro extrascolastico. Lasciare la possibilità di mantenere la convenzione con Manno è un’ulteriore opportunità di scelta.

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