Luganese

Lugano Airport Sa, il Cantone non si nasconda!

Mozione urgente ricorda che il Consiglio di Stato ha tuttora il 12,5% e deve partecipare al Piano sociale per i dipendenti senza lavoro.

Lorenzo Jelminoi deputato in Gran Consiglio e sindacalista Ocst (Ti-Press)
21 maggio 2020
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"Gli impegni del Cantone con l’aeroporto di Lugano non finiscono il 31 maggio!". È il titolo dela mozione urgente, firmata da Lorenzo Jelmini e da altri quattro deputati in Gran Consiglio (Passardi, Isabella, Fonio e Imelli) che sollecitano una partecipazione di Bellinzona al piano sociale annunciato dal Municipio della Città di Lugano, per mantenere le attività dell’aviazione generale a partire dal primo giugno con l’impiego di alcuni dipendenti e proseguire le trattative con privati interessati a riprendere le attività,
verosimilmente dal 2021. 
 
Con la liquidazione annunciata di Lugano Airport cessa pure la partecipazione azionaria del Canton Ticino nella società (che era del 12,5% ma sarebbe diventata del 40% col via libera ottenuto dal parlamento), si legge nella mozione che così prosegue: "Se al 31 maggio cesserà la partecipazione a Lasa, riteniamo non possano cessare le responsabilità del Cantone per le collaboratrici e i collaboratori che si troveranno al primo giugno senza lavoro. Ricordiamo che si tratta in totale di 72 persone che da anni prestano attività lavorative al servizio di Lasa. Solo una ventina di esse potranno riprendere il lavoro con la nuova gestione". E la partecipazione del Cantone al piano sociale, secondo i mozionanti, deve corrispondere al grado di partecipazione azionaria. Inoltre l’autorità cantonale dovrebbe impegnarsi a sostegno dei dipendenti nella ricerca di un’occupazione.

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