laR+ Luganese

Elezioni a Lugano: 'Non si usi lo stemma cittadino'

Dopo il 'caso' del manifesto elettorale della Lega, il Municipio invita i partiti a tener conto dell'esito del parere ordinato al Servizio giuridico

26 marzo 2020
|

Non usate lo stemma comunale per i manifesti elettorali. Si può riassumere così il parere del Servizio giuridico cittadino, ordinato dal Municipio di Lugano dopo l’articolo apparso su queste colonne (cfr. ‘laRegione’ del 26 febbraio) e le segnalazioni di cittadini, che si sono legittimamente interrogati circa la liceità dell'utilizzo dello stemma e del logo della Città di Lugano da parte del movimento di via monte Boglia. L’esecutivo, nei giorni scorsi ha pertanto diramato ai partiti la propria presa di posizione. Una presa di posizione che richiama i cambiamenti legislativi relativi all’uso dello stemma cittadino. 

Foletti: 'Un parere molto opinabile'

“Il parere giuridico è molto opinabile e non spiega bene cosa e come evitare che lo stemma venga ripreso nei santini o nei manifesti elettorali. Per il nostro, si potrebbe anche dire che assomiglia anche allo scudo del Ducato di Como”, commenta il titolare del Dicastero finanze di Lugano Michele Foletti. Da una parte, la missiva della Città chiarisce come non occorra alcuna autorizzazione da parte dell’esecutivo.  Dall’altra, si conclude con invito esplicito a tutti i partiti e candidati nell’ambito della campagna elettorale “hanno fatto uso, anche modificandoli, dello stemma e del logo della Città a voler tenere in considerazione le norme di legge onde evitare di generare confusione nei confronti degli elettori”.

'Potrebbe influenzare le scelte degli elettori'

Nel testo della lettera si parla ancora di elezioni del prossimo 5 aprile perché è stata diffusa prima della decisione del Consiglio di Stato di posticipare le Comunali di un anno. Il discorso vale quindi per le elezioni che verranno indette nel 2021. Il Municipio scrive che gli elettori potrebbero interpretare che vi sia un particolare legame fra la Città di Lugano e i promotori della campagna pubblicitaria oppure che vi sia un “sostegno da parte della Città che potrebbe, non è affatto escluso, influenzare le scelte degli elettori medesimi”. Nella lettera, il riferimento non esplicito, è ai manifesti elettorali della Lega dei ticinesi.

Leggi e norme non prevedono eccezioni

E i manifesti della Lega sono molti simili allo stemma della Città di Lugano, che è indicato, nel Regolamento comunale (cfr. immagine allegata). Il movimento di via Monte Boglia se ne è appropriato, cambiando il carattere delle lettere e sostituendone una, come abbiamo scritto. La lettera della Città però non contiene divieti ma cita le norme legali. A cominciare dalla legge federale sulla protezione dello stemma della Svizzera e di altri segni pubblici entrata in vigore da gennaio 2017. Il servizio giuridico della Città, citando vari articoli, conclude che l’autorità non può trasferire l’uso del proprio stemma a terzi. E che le casistiche riportate nei capoversi degli articoli non rientrano nel novero delle eccezioni che possano permettere, all'autorità comunale, di concedere l'uso del proprio stemma nell'ambito di una campagna elettorale.

Lo stemma ha anche una valenza distintiva

Il parere ha valutato anche se il Città possa concedere l'uso del proprio stemma a terzi, conformemente al capoverso 5, in base all'apposita "direttiva per la concessione del patrocinio del Comune di Lugano" (pubblicata sul sito internet della Città). I giuristi hanno messo in evidenza “che lo stemma, di una qualsiasi autorità, abbia una forte valenza storica, geografica e distintiva, oltre a rappresentare un sentimento di provenienza e profonda identità tra, rispettivamente, il territorio d'appartenenza, l’autorità e la propria cittadinanza”. Non solo.” Lo stemma cittadino, proprio in ragione della funzione distintiva, denota quindi una particolare relazione con l'autorità, le proprie istituzioni e il diritto di giurisdizione. Lo stemma ha inoltre la funzione di contrassegnare e conferire autenticità agli atti che emanano dall'autorità e, in quanto tale, non deve ingenerare confusione e indurre il cittadino in errore”.

Lo stesso discorso vale per il logo

I principi indicati nei messaggi e tradotti in norme sono stati pure applicati, a un'attenta lettura, alla nuova immagine istituzionale della Città, prosegue il parere giuridico, "ossia al logo creato sulla base dello stemma comunale". La conferma la troviamo nella direttiva interna emanata dal medesimo Municipio per l'applicazione dell'identità istituzionale della Città di Lugano. Una direttiva che ha "lo scopo di dare della Città di Lugano un'immagine unitaria e coesa immediatamente riconoscibile ai propri referenti interni ed esterni. Ogni prodotto e azione di comunicazione aderente all'immagine coordinata rafforza l'identità della Città, comunica credibilità e solidità ai propri partner, oltre a rinsaldare il rapporto di vicinanza e fiducia con i cittadini, che sono il valore più importante della Città".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE