Campione d'Italia

Il busto dell'imperatore Marco Aurelio torna in Italia

Sottratta 27 anni fa dall'arco di trionfo di Zagarolo (Roma), l'opera d'arte ha viaggiato su tratte sconosciute fino ad essere scoperta a campione d'Italia

Foto del Reparto operativo del comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale
23 febbraio 2020
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Ci sono voluti 27 anni, ma alla fine il busto dell'imperatore Marco Aurelio è stato recuperato a Campione d'Italia. Stiamo scrivendo del busto marmoreo, datato del II secolo d.C., che era collocato sull'arco di trionfo di Zagarolo, a Roma, annesso al Palazzo Rospigliosi (sede del museo del giocattolo).

Il recupero dell'opera è stato possibile grazie al lavoro della Sezione archeologia del Reparto operativo del comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. L'operazione è stata coordinata dalla Procura di Roma.

Ma torniamo ai fatti di quasi 30 anni fa: il busto era stato rubato nel 1992 da ladri, tuttora sconosciuti, che approfittando del restauro della facciata, salirono sull'impalcatura e portarono via l'imperatore. Testa che fu venduta a un ricettatore romano che l'aveva portata all'estero terminando il suo viaggio – di difficile ricostruzione – a Campione. Da quanto risulta, il proprietario a cui è stata sequestrata pare non fosse consapevole dell'origine dell'opera, tantomeno è dato sapere quindi se sia coinvolto nel giro del trafico di opere d'arte.

Il palazzo patrizio, crocicchio di personalità di cultura

L'edificio, già di proprietà delle famiglie Colonna, Ludovisi e Rospigliosi, è ora proprietà del Comune di Zagarolo. Il palazzo, che ospitò Caravaggio e il poeta Vittorio Alfieri, era stato impreziosito, nel 1500, con marmi romani ed elementi architettonici provenienti dal teatro di Marcello e dalla vicina Gabii.

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