Luganese

Elezioni comunali, in Capriasca la destra si divide in tre

Oltre alla scissione fra Lega dei Ticinesi e Udc, ci sarà anche una lista civica nata dal gruppo: Capriasca 2020. A rischio uno dei due municipali

La casa comunale di Capriasca, dove la destra si divide in tre: Lega, Udc e la lista civica Capriasca 2020 (Ti-Press)
24 gennaio 2020
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Da uno a tre. Alle elezioni comunali di aprile, l’elettorato capriaschese di centro-destra si troverà una maggior scelta. Dal gruppo Lega-Udc-Indipendenti ­– che nel 2016 è stato il più votato col 25, rispettivamente 26%, per Consiglio comunale e Municipio –, si passerà a tre formazioni: Lega dei Ticinesi, Unione democratica di centro (Udc) e la lista civica Capriasca 2020. Se dell’Udc, rappresentato dal vicesindaco Alessandro Fontana, abbiamo già parlato (cfr. ‘laRegione’ del 22 gennaio), oggi sentiamo Alioscia Landis. Il consigliere comunale, entrato come indipendente, è il fondatore della lista civica e ci spiega che la genesi di Capriasca 2020 è simile a quella che ha portato a una sezione locale dell’Udc.

«Loro hanno deciso (dopo le elezioni cantonali di aprile, ndr) di presentarsi solo come Lega – ricorda Landis –. Mi hanno proposto di correre con loro, ma io ho preferito seguire la mia linea indipendente. E poi c’era gente che chiedeva che ci fosse una lista civica, ci sono diverse persone che votano scheda senza intestazione». E così, è nata Capriasca 2020. «Non abbiamo un comitato: siamo delle persone che si sono parlate e hanno deciso di costituirsi in una lista civica». Landis, che nella comunità ha un ruolo di rilievo essendo comandante dei Pompieri, spiega che se la lista avesse mantenuto la vecchia denominazione sarebbe rimasto e che a differenza di Fontana, «non sono uscito dal gruppo: arriverò fino a fine mandato». Difficile fare previsioni – «siamo outsider: tutto quel che arriva è guadagnato» –, ma non è detto che questa tripla divisione possa essere dannosa elettoralmente parlando: «Non lo so, di certo si dà la possibilità ai cittadini di scegliere in cosa si identificano di più».

A rischio un municipale

La scelta di creare una sezione Udc e Capriasca 2020 è stata quindi dettata dalla volontà leghista di intestare la lista solo col proprio nome. Ma perché? L’abbiamo chiesto a chi la Lega in Capriasca l’ha co-fondata nel 1997: il presidente Gianni Baffelli. «È stata una decisione democratica, maturata nel tempo. È una questione identitaria. Abbiamo ascoltato la nostra base. La Lega purtroppo è un po’ in perdita di velocità e forse anche per questo è stata fatta questa non facile scelta». Capriasca è un comune molto interessante, perché c’è un sostanziale equilibrio fra le principali forze politiche. Proprio per questo non c’è il rischio di perdere uno dei due municipali (oltre a Fontana, Piergiuseppe Vescovi, ndr)? «Sì, c’è. Siamo coscienti che la decisione ci potrebbe far perdere un po’, ma è un investimento per il futuro: ci rafforza come identità». E se quello ambizioso rimane il riuscire a mantenere lo status quo, l’obiettivo minimo della Lega è «conservare almeno il municipale e fare un bel gruppo in Cc, che abbia la forza di agire, farsi sentire e collaborare come finora».

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