Luganese

Lugano, Sara Beretta Piccoli candidata con Ticino e Lavoro

La consigliera comunale, dopo l'esclusione dalla lista municipale per il Ppd, ritrova Giovanni Albertini. 'Spero di trovare lì l'indipendenza che necessito'

Sara Beretta Piccoli lascia il Ppd e si candida con il Movimento Ticino e Lavoro (Ti-Press)
23 gennaio 2020
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«Ho ritrovato la carica». Meno di una settimana fa l’avevamo lasciata in lacrime al Capannone di Pregassona, uscita sconfitta dalla lotta intestina per un posto al sole nella lista del Ppd per il Municipio. Oggi Sara Beretta Piccoli ritrova il sorriso e la voglia di mettersi in gioco. Dopo abboccamenti con più partiti, e in particolare a seguito di serie riflessioni di presentarsi come indipendente nella lista dei Verdi, la consigliera comunale ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni comunali di aprile con la più giovane forza politica in campo: il Movimento Ticino e Lavoro (Mtl).

'Ho pagato la mia indipendenza'

«Per me è una conseguenza quasi logica candidarmi con il Mtl – ci dice la diretta interessata – Con Giovanni (Albertini, cofondatore del movimento, ndr) c’è anche un’amicizia e un’affinità: quando c’erano le riunioni di gruppo spesso avevamo la stessa posizione, ma non riuscivamo magari neanche a farla capire agli altri». Anche Albertini è infatti un consigliere comunale di Lugano rimasto deluso dal Ppd e uscitone pochi mesi fa proprio per mettere in piedi la sua formazione. «Dal Mtl mi aspetto innovazione, proposte, concretezza: Il Ppd è troppo statico. Mi aspetto più flessibilità e non la necessità per forza di cose di dimostrare una linea di partito. Vedo molto entusiasmo, ci sono diversi giovani. E io porto la mia esperienza, di consigliera comunale ma anche di ex granconsigliera. Spero di poter portare un valore aggiunto a questo bel gruppo giovane». E col Ppd i rapporti come sono rimasti? «Devo ancora chiarire la mia posizione. Con Claudio Bignasca e Claudio Giambonini ci siamo confrontati ed erano affranti. Gli altri non li ho più sentiti. Sono molto delusa, dopo le pugnalate, questo fa ancora più male». Beretta Piccoli sottolinea che «le strategie partitiche mi hanno sempre disturbato molto, non amo le macchinazioni e preferisco votare in coscienza. Ho sempre detto quel che pensavo e alla fine l’ho pagata. L’indipendenza di cui necessito la troverò spero nel gruppo di Giovanni».


Albertini: ‘Escluderla? Un autogol’

«Le due voci fuori dal coro si rincontrano in un movimento apartitico. Abbiamo sempre lavorato molto bene assieme e abbiamo un ottimo rapporto – commenta dal canto suo Giovanni Albertini –. Quando ho visto com’è stata tratta durante l’assemblea del Ppd le ho dato il mio supporto morale soprattutto. Poi mi sono detto: “perché non la contattiamo noi?”, ha sempre ragionato con la sua testa, ha libertà di pensiero. Da noi ha carta bianca, c’è una squadra di giovani che hanno voglia di fare in un progetto che iniziato bene e lei è importante per il futuro del movimento». Anche il presidente sezionale del Mtl sostiene di essere «rinato» dopo l’uscita dal Ppd. «Non ci siamo più sentiti. Non ho voluto fare polemica, ma ritengo che la scelta di escludere Sara dalla lista sia assurda: è un autogol. Da quando abbiamo fondato il Mtl comunque c’è una leggerezza positiva e un grande entusiasmo». Mtl è una formazione politica molto giovane, «incollocabile»: «La nostra formula principale è sostenere progetti che abbiano valore aggiunto per il cittadino, indipendentemente che siano di destra, sinistra o centro». E se l’obiettivo è quello di riuscire a fare gruppo in Consiglio comunale, il movimento sta già lavorando in maniera molto concreta. «Stiamo formando la nostra squadra a livello ‘didattico’ – spiega Albertini –. Ogni martedì ci troviamo nella nostra sede di Manno coi nostri candidati e facciamo una simulazione di una seduta di Consiglio comunale. Spieghiamo cosa sono e come si usano gli atti parlamentari e poi discutiamo di idee e progetti, li elaboriamo, e visto che siamo consiglieri comunali cerchiamo di portarli avanti a livello legislativo».

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