Luganese

Landsgemeinde a Lugano, prima bozza a Palazzo

Patrick Pizzagalli, promotore dell'iniziativa scrive alla Città. Se venisse davvero lanciata, il riferimento sarebbe l'Assemblea comunale di Miglieglia.

Palazzo civico (Ti-Press)
14 gennaio 2020
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Arriva a Palazzo civico l’iniziativa che quasi sicuramente verrà lanciata per l’introduzione di una Landsgemeinde a Lugano. Patrick Pizzagalli, il promotore, stamattina ha depositato alla Cancelleria comunale una lettera con la quale annuncia il suo probabile lancio e cerca di coinvolgere le autorità cittadine per l’elaborazione del testo. Un testo che, scrive il promotore sostenuto da un gruppo di persone, sarà nella forma elaborata affinché possa entrare in vigore sei mesi dopo il voto e la ratifica della Sezione enti locali (Sel), nel caso fosse accolta.

Prima porzione, anche per valutare come sarà digerita
È solo un primo assaggio di quello che sarà l’iniziativa. Intanto, sulla scorta del parere chiesto alla Sel, il promotore chiarisce che il riferimento sarà il regolamento dell’Assemblea comunale di Miglieglia, l’ultimo ratificato dalla Sel. Se l’operazione dovesse andare in porto, il legislativo subirebbe un totale stravolgimento ma verrebbero mantenute le commissioni.

Previste otto Commissioni
In primis quella della Gestione, poi ce ne sarebbe un’altra idealmente denominata ‘Costituzioni e leggi (che riprenderebbe le competenze delle Petizioni) ed è previsto un raddoppio delle commissioni che esaminano le naturalizzazioni alla luce del grande numero di richieste. Inoltre, i promotori ne indicano altre sei: una per le questioni sociali, un’altra per esame di quelle economiche e del lavoro, una terza per ambiente, territorio ed energia (Piano regolatore e pianificazione), una che corrisponderebbe alle competenze della commissione edilizia. Poi, ce ne sarebbe una quinta denominata Formazione e cultura (perché è sorprendente agli occhi del promotore dell’iniziativa che una città universitaria come Lugano non ne abbia una) e una sesta per i quartieri.

Soppressi i gettoni di presenza
Però, i gettoni di presenza per i membri delle commissioni verrebbero soppressi mentre è previsto rimborso spese per il trasporto e il posteggio e una tariffa oraria per la redazione dei rapporti. I cittadini che parteciperebbero all’Assemblea comunale verrebbero ripagati con un semplice pasto. Rispetto invece al finanziamento dei partiti, ci sarebbe una retribuzione basata sui risultati elettorali, escluse le liste al di sotto del 5% di consensi.

Chiesto il verbale dell'ultima Assemblea del 1'900
Il promotore chiede pure all’autorità la scansione dell’ultimo verbale dell’Assemblea comunale, risalente ad inizio Novecento, quella che votò il passaggio al Consiglio comunale. Insomma, l’iniziativa potrà essere percepita come anti-storica o superata dagli eventi, ma è pensata per incrementare la partecipazione dei cittadini ed evitare quei pasticci (leggi ad esempio le votazioni da rifare per il moltiplicatore d'imposta) creati dal Consiglio comunale in questa legislatura.

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