Luganese

Campione, 'L'entrata nello spazio doganale Ue va rimandata'

Di fronte alle preoccupazioni dei cittadini, il Comitato civico ha deciso di chiedere un intervento diretto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella

L'entrata in vigore della direttiva è prevista per l'inizio del 2020. Nello foto un momento dell'incontro di ieri (Ti-Press)
19 novembre 2019
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Non sembra esserci nulla di buono nel futuro di Campione d'Italia. Incominciando dall'inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo (previsto dall'inizio del 2020) che sembra ormai inevitabile, anche in conseguenza del fatto che chi aveva la carte per ottenere una proroga non le ha giocate. Ben si comprende il fatto che i numerosi campionesi, presenti oggi alla conferenza stampa del Comitato civico, sono apparsi arrabbiati e impauriti. Cittadini i quali, se non sarà possibile rinviate l'entrata in vigore della Direttiva Ue, si immaginano ''reclusi in un'isola'', come affermato dal presidente Roberto Canesi. Un destino al quale ''non siamo disponibili", ha aggiunto Canesi, "per cui abbiamo deciso di chiedere un intervento diretto del capo dello Stato Sergio Mattarella''.

Un intervento per ''sospendere l'inclusione dal prossimo 1° gennaio dell'enclave nello Spazio doganale europeo e quindi avere il tempo di confrontarci con la Svizzera, come peraltro abbiamo già fatto lo scorso marzo, con una petizione nella quale elencavamo tutte le criticità che ora si stanno abbattendo su Campione d'Italia. Sin qui nessuno ci ha ascoltati? Speriamo di esserlo ora da parte del capo dello Stato, al quale faremo presente che i provvedimenti che si stanno adottando presentano aspetti di anticostituzionalità, in quanto mettono in discussioni i diritti delle persone''.

I problemi che potrebbero sorgere

Canesi ha elencato i vari aspetti che con lo spazio doganale europeo e quindi con l'uscita da quello svizzero sono destinati a scomparire, come le poste svizzere. "Il 70% della corrispondenza che arriva a Campione arriva da Lugano, per cui compie un percorso di 7 chilometri'. Mentre se la posta sarà smistata dalle poste italiane dovrà andare a Como, poi a Milano, prima di arrivare a destinazione''. Insomma, un percoso di 150 chilometri, rispetto ai 7 fra Lugano e Campione.  ''Sorgeranno problemi anche per le nascite e i decessi'', ha continuato Canesi. Inoltre, come più volte sottolineato, anche problemi per telefonia, internet, rifiuti, ambulanze, pompieri, collegamenti, targhe e pompieri.  ''Al governo, incominciando a quello precedente, dopo aver sottolineato le molte criticità, avevamo chiesto di far slittare l'entrata in vigore della direttiva Ue, sino a quando non fosse stato possibile trovare accordi con la Svizzera''. All'attuale governo, Canesi chiede di disattendere la direttiva Ue, ''in quanto non ci sono rischi di infrazione'' anche perchè la decisione presa nel maggio scorso ''è basata su una decisione del nostro governo che non incide sugli altri paesi comunitari''. Come si è arrivati all'inclusione di Campione d'Italia nello spazio doganale europeo? ''Nasce nel 2009 con una richiesta congiunta dell'Amministrazione e di una parte dei commercianti". Dal canto suo, l’ex sindaca Marita Pittaluga smentisce categoricamente questa affermazione sostenendo di non aver mai formulato richieste del genere.

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