Luganese

Condannato lo psichiatra colpevole di reati sessuali

Tre anni e otto mesi di reclusione e l'interdizione all'esercizio della professione medica per tre anni. Ravvisato il rischio di recidiva

(Ti-Press)
9 ottobre 2019
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«Ha sostenuto l’insostenibile». La Corte presieduta da Amos Pagnamenta ha condannato a tre anni e otto mesi lo psichiatra del Luganese, ritenuto colpevole di atti sessuali con alcune ex pazienti. I giudici - pur considerando tutti atti sessuali quelli compiuti dal 54enne - ha ritenuto che solo con quattro donne su otto presunte vittime vi sia stato un tale rapporto di dipendenza da configurare il reato di sfruttamento dello stato di bisogno. «Ha leso la libertà di determinazione sessuale delle donne, che erano fragili, e avrebbe dovuto proteggerle, non ferirle», ha detto il giudice. «Non ha rispettato la distanza terapeutica ed è inqualificabile che abbia cercato di giustificarsi con spiegazioni pseudo-scientifiche».
La Corte delle Assisi criminali di Lugano ha pure condannato l’imputato al divieto dell’esercizio della professione per tre anni, ravvisando il rischio di recidiva e a causa del fatto che i reati sono effettivamente avvenuti in ambito lavorativo.

Verso l'espulsione dalla Società ticinese di psichiatria e psicoterapia
Paolo Bausch, presidente della Società ticinese di psichiatria e psicoterapia, da noi contattato, ribadisce che «il sesso coi pazienti non è una metodologia psicoterapeutica». Dopo la condanna – precisa Bausch – «è praticamente certa l'espulsione dello psichiatra in questione dalla Società ticinese di psichiatria e psicoterapia». Per il libero esercizio bisogna chiaramente passare dall’Ufficio di sanità e l’iter verosimilmente è più lungo. Ora siamo solo al primo grado.

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