Luganese

Lugano, la Tpl cerca 32 autisti e 8 bus articolati

In vista del 2021, il trasporto pubblico aumenterà del 30% (in termini di km). Piano della Stampa: nuova linea e stabilimento con la Arl Sa

(Ti-Press)
1 luglio 2019
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Hanno già le idee in chiaro nella Trasporti pubblici luganesi (Tpl) Sa. Del resto, non avrebbe potuto essere altrimenti. La scadenza di inizio 2021 non è così lontana. Nel comprensorio, il potenziamento della rete si preannuncia come una piccola rivoluzione: l’aumento del servizio, in termini di chilometri, è stimato attorno al 30% e si spera che possa anche contribuire a renderlo più attrattivo. Nel frattempo, servono otto mezzi articolati e ben 32 autisti.

Come noto, il progetto cantonale scatta con il cambio di orario di dicembre 2020. «Per il potenziamento delle linee della Tpl, abbiamo già fatto l’offerta per poter far fronte al maggior servizio che ci viene richiesto – dice Angelo Jelmini, titolare del Dicastero sviluppo territoriale (Dst) –. Il tutto è all’esame del Dipartimento del territorio dove è in fase di preparazione il messaggio che sarà sottoposto al Gran Consiglio per finanziare l’operazione». Ogni azienda è chiamata a presentare la propria offerta. «Il potenziamento comporterà un importante incremento in termini di acciaio e risorse umane: Avremo bisogno di otto mezzi articolati di più di 18 metri e dovremo assumere 32 nuovi autisti, anche per far fronte ai pensionamenti, oltre a due collaboratori per i servizi tecnici. La ricerca di personale è avviata» spiega il titolare del Dst. Con un tale incremento, la mozione che chiede il Buxi (trasporto pubblico complementare ai bus di linea a prezzi accessibili, organizzato con i privati, che verrà evasa martedì dal Consiglio comunale) «risulta marginale con spazi per piccoli complementi da sperimentare in due o tre zone». Sarà sufficiente il deposito di Pregassona? «Staremo stretti a Pregassona ma possiamo sfruttare anche gli spazi del ‘peduncolo’ dell’Ail di Cornaredo in attesa che entri in funzione la viabilità definitiva del quartiere». risponde Jelmini.

Una linea sul Piano della Stampa

Sempre a proposito di spazio, la Tpl Sa sta lavorando in prospettiva per acquisire un nuovo stabilimento. Dove? «Nell’ambito del Piano regolatore intercomunale del Piano della stampa (Prips) allestito con Canobbio, c’è il sedime ex Consorzio di depurazione delle acque del medio Cassarate (Cmc), che ospitava l’impianto di depurazione già azzonato e destinato al trasporto pubblico». Dall’altra parte della strada c’è già l’autorimessa delle Aziende regionali luganesi Sa (Arl), «società con la quale stiamo affinando le discussioni in vista di migliorare il servizio delle due aziende. L’operazione è in fase di approfondimento. Si cerca una soluzione definitiva che consenta di ottimizzare le esigenze di manutenzione e di collocazione dei mezzi con le Arl già proprietarie dell’adiacente sedime».

Non solo. «Nell’offerta inoltrata al Cantone è inclusa la richiesta di una nuova linea che arriva fino al carcere. Il Cantone ha già dato il nullaosta – informa Jelmini –. Nell’area prenderà casa la sede del Dicastero servizi urbani e si potrebbe sviluppare un polo del trasporto pubblico luganese. La Città e il Comune di Capriasca proprietarie del fondo consortile, assieme alle due aziende, stanno discutendo un processo che possa soddisfare le richieste e le aspettative delle due aziende e dei due enti locali nell’ambito dello scioglimento del Cmc affinché possano recuperare il valore del terreno in maniera soddisfacente in accordo con il consorzio». L’idea di creare una struttura al servizio del trasporto pubblico potrebbe concretizzarsi a medio termine.

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