Luganese

Estate dell'eroina, altre condanne a Lugano

Pene da 9 a 12 mesi per due tossicodipendenti nell'ambito di una vasta inchiesta: aveva ospitato due spacciatori che hanno smerciato 3 kg di droga in pochi mesi

Foto Ti-Press
18 giugno 2019
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E siamo a quattro. Dopo le prime due sentenze pronunciate il 23 maggio, altri due tossicodipendenti del Luganese sono stati condannati oggi. Tutti e quattro sono stati giudicati nell'ambito di una vasta inchiesta condotta dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni. Indagini che hanno portato a una dozzina di arresti e oltre trenta denunce. Allarmanti i contorni della vicenda: due spacciatori sono riusciti nel giro di un'estate a smerciare sul mecato luganese fra i tre e i quattro chili di eroina. Per farlo, si sono serviti della fragilità di consumatori locali: a loro veniva promesso lo stupefacente del quale erano dipendenti in cambio di una temporanea ospitalità.

Un meccanismo vizioso fra spacciatori e consumatori

Spostandosi da un posto all'altro sono così riusciti a evitare gli inquirenti per un po', inondando la città del pericoloso stupefacente tra giugno e agosto del 2018. Droga venduta generalmente a 200 franchi per cinque grammi. Un meccanismo che ha portato anche a dei decessi per overdose e che è stato fortunatamente interrotto al termine della stagione. E mentre i due imputati principali sono in carcere in attesa di giudizio, sono comparsi oggi in aula altri co-imputati che hanno avuto un ruolo minore.

Pene ridotte, ma riconosciuta la correità

Si tratta di una 41enne e di un 43enne: entrambi cittadini svizzeri residenti nel Luganese, i due sono stati condannati a 12 e 9 mesi di carcere per aver detenuto in casa circa mezzo chilo di eroina a testa. A giudicarli, rispettivamente la Corte delle Assise criminali e quella delle Assise correzionali di Lugano, entrambe presiedute da Amos Pagnamenta. Il giudice ha notevolmente ridotto – dimezzato circa – le richiesta di pena della pp, seguendo la linea tracciata in casi simili dal Tribunale federale: si tratta di correità e non semplicemente di complicità. Un reato ipotizzato da Tuoni stessa, soddisfatta pertanto dell'esito del procedimento.

I due imputati principali ancora in attesa di giudizio

Entrambi gli imputati – difesi dall'avvocato Roy Bay la donna e dall'avvocata Manuela Fertile l'uomo – sono stati inoltre giudicati colpevoli di incitazione al soggiorno illegale: i due spacciatori provengono dall'Albania e si trovano irregolarmente in Svizzera. Le pene a loro carico sono sospese (quattro anni per lei e tre per lui) e durante questo periodo dovranno seguire un'assistenza riabilitativa. Sono già stati esclusi in aula eventuali ricorsi dalle parti.

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