Luganese

Ersl tra la montagna e il lago

Sviluppo del Luganese: il punto della situazione all’assemblea dell’Ente che ha progetti nuovi e altri da consolidare.

15 giugno 2019
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Dalla ‘messa in scena della montagna’ alla ‘messa in scena del lago’: tra passato, presente e futuro si dipana l’attività dell’Ente regionale di sviluppo del Luganese, (Ersl), che mercoledì a Torricella-Taverne ha tenuto la sua assemblea annuale che ha approvato il rendiconto annuale. Un anno di transizione questo, dopo l’importante rinnovo del comitato nel 2018, quando fra l’altro vi fu anche l’avvicendamento alla presidenza tra Giovanni Bruschetti e Sabrina Romelli. Non è stata però abbandonata l’idea di agire pure a livello politico per «rafforzare il potere contrattuale dei Comuni nei confronti del Consiglio di Stato assieme all’Associazione comuni ticinesi, ha ricordato la presidente Romelli. Non sembra del tutto abbandonata l’idea di agire come ‘ente intermedio’ tra Stato e Comuni. Ma a parte questo, l’attività di promozione turistica e imprenditoriale della regione si è svolta su molteplici fronti, sotto forma di stimolo a iniziative di vario tipo, illustrata dalla direttrice Roberta Angotti Pellegatta.

Incentivi e iniziative che hanno interessato in particolare le zone di montagna del Luganese, attraverso il programma che spazia dai sentieri alle colonnine per la ricarica delle e-bike (le bici elettriche), ai negozi di paese, dopo la ‘messa in scena della montagna’ (o almeno parallelamente ad essa, visto che molti progetti sono ancora sulla carta) ora si guarda anche verso il basso. È il momento di mettere sul tavolo un progetto di ‘messa in scena del lago’ come sollecitato da alcune autorità comunali delle località rivierasche.

Le priorità 2019

Questo sviluppo lacustre figura tra le priorità per il 2019. Le altre sono, citiamo, “impegnare almeno il 60% dei fondi versati dai Comuni, vi sono 13 progetti sostenuti per sviluppare, seguire e terminare, dove possibile, i progetti in corso, iniziare a ideare la seconda edizione della rassegna della montagna” e “incrementare la collaborazione con l’Act”. Occorre dire che i diversi progetti sostenuti, in varie forme, hanno dei tempi di studio e di realizzazione tali per cui i fondi erogati – come contributi o come prestiti – sono parzialmente ancora giacenti.

Per quanto riguarda i 13 progetti prima menzionati riguardano: un querceto sul monte Baro, un sentiero bio-geologico del Monte Lema (qui siamo allo studio dei percorsi), le colonnine per le bici elettriche il nuovo sito per il crowdfunding a favore di nuove attività, l’edificio della sciovia di Bedea, il ‘Lighthouse project’ dell’Aem, il museo del cioccolato Alprose, la riqualifica dell’ex fornace di Caslano e relativo vigneto, la valorizzazione della val Caneggio (presso Medeglia), arte nel bosco (associazione Artinbosco), il rilancio della Monte Lema (qui si sta studiando una gestione più sostenibile della funivia): in totale il contributo dell’Ersl ammonta a 369mila franchi, non moltissimi, che però vanno a muovere investimenti complessivi di 3,819 milioni di franchi. Praticamente una ‘leva’ di 1:10. Il bilancio 2018 fa stato di una ‘cifra d’affari’ di 670mila franchi, con alla voce entrate da 515mila franchi assicurate dai Comuni e 150mila dal Cantone. Alle uscite i costi per il personale ammontano a 272mila franchi, mentre il finanziamento dei progetti effettivamente versato è costato 232mila franchi.

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