Luganese

La Chiesa espelle uno dei frati coinvolti nella maxitruffa

Per mancato adempimento alla richiesta di trasferirsi in un altro convento. A maggio il reato dei tre religiosi è stato prescritto e in parte sono stati assolti.

©Ti-Press
13 giugno 2019
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Uno dei tre frati francescani, coinvolti nella mega truffa di 20 milioni di euro, soldi che erano passati da Lugano, è stato dimesso dall'Ordine dei Frati Minori e dall'ordine clericale. Lo ha deciso la Provincia Sant'Antonio dei Frati minori.

La decisione, è spiegato in una nota, è conseguente al "mancato adempimento alla obbedienza/richiesta di trasferirsi da Milano in un altro convento della Provincia", recepita invece dagli altri due frati, tutti ex amministratori di tre enti dei francescani. I tre, nel corso degli anni, avevano affidato a un fiduciario abusivo milanese, con ufficio e residenza a Lugano, oltre 20 milioni di euro, poiché erano stati promessi loro tassi d'interesse molto alti.

I soldi sono spariti. Il fiduciario abusivo si era tolto la vita a Lurago d'Erba, nel Comasco, dove possedeva una villetta.

Sulla vicenda ha indagato anche la Procura di Lugano, oltre che quella di Milano.

I tre frati francescani, lo scorso mese di maggio, sono stati prosciolti dal gup del Tribunale di Milano per prescrizione e in parte assolti nel merito dall'appropriazione indebita per il grosso "buco".

I tre enti religiosi, nel processo agli ex amministratori, si erano costituiti parte civile e si erano opposti anche alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Milano.

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