Luganese

Crisi? I commerci di Lugano reagiscono: è la Shopping Night

Mentre un'interrogazione chiede interventi immediati, trenta commercianti collaborano a una prima: musica e shopping all’aperto stasera fino alle 22.

Foto Ti-Press
6 giugno 2019
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Shopping Night, ci siamo. Dopo due tentativi andati a vuoto a causa del brutto tempo nei mesi scorsi, i commercianti di Lugano ci riprovano. Stasera, dalle 18 alle 22, la zona di via della Posta, via degli Albrizzi e via Canova si trasformerà dall’attuale area di cantiere a palcoscenico di una prima luganese. I negozi resteranno aperti più a lungo, i partecipanti proporranno la merce su delle bancarelle all’esterno dei propri esercizi in quello che prenderà le sembianze di un mercatino e non mancherà l’intrattenimento musicale.

Una manifestazione fondamentalmente inedita per la città, che a prima vista somiglia alla nota Fashion Out milanese, che proprio quest’anno spegnerà dieci candeline. Viene da lì l’ispirazione? «No (sorride, ndr) – spiega la commerciante di piazza Cioccaro –, l’idea è nata spontaneamente una sera a cena». Un’iniziativa partita dal basso, che denota il dinamismo, la voglia di fare dei negozianti luganesi e «lo spirito di collaborazione».

Un’interrogazione intanto chiede interventi immediati per il settore

Un messaggio positivo quindi, da una categoria che – a causa delle difficoltà del settore – è stata fra le protagoniste della legislatura. A tal proposito, come procedono gli incontri con la Città? «La direzione presa è molto buona – valuta Zambelli –, i tempi della politica sono lunghi, ma sono positiva. Vediamo che il Municipio ha preso a cuore il tema».

E mentre il tavolo di lavoro con l’esecutivo prosegue, dal legislativo non cessano di arrivare sollecitazioni affinché si faccia di più. Ultima in ordine temporale è un’interrogazione Plr (prima firmataria: Morena Ferrari Gamba), che chiede “interventi immediati, radicali e concreti che sappiano fermare la moria di esercizi commerciali nel centro”. Fra le misure domandate: delimitazioni dei cantieri col preannunciato rendering sul risultato finale; riduzione della tassa d’occupazione del suolo pubblico; una temporanea riduzione dei costi di mezzi pubblici e autosili; una segnaletica più performante per i luoghi d’interesse.

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