Luganese

Linfomi maligni: congresso da record. Lugano è pronta

L'evento scientifico e congressuale più importante del Ticino si terrà dal 18 al 22 giugno. E per la quindicesima edizione, le strutture alberghiere sono piene

4 giugno 2019
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Al Parco Ciani si stanno già montando le tensostrutture che ospiteranno parte delle sessioni e quest’anno occuperanno ben 4’000 metri. Fervono i preparativi per il Congresso internazionale sui linfomi maligni (Icml), l’evento scientifico e congressuale più importante del Ticino, previsto dal 18 al 22 giugno al Palazzo dei Congressi. E Lugano per quattro giorni si riempirà di medici, biologi e ricercatori e rappresentanti di aziende farmaceutiche provenienti dai cinque continenti. Un fiume di persone, oltre 4’000, che invaderà Lugano con ‘rivoli’ negli altri distretti. Una manna dal cielo per il turismo e i settori della ristorazione e del commercio.

«Siamo felici di ospitare un evento di tale portata confermato anche per il 2021 – dice Roberto Badaracco, titolare del Dicastero cultura, sport ed eventi –. Siamo fortunati, diverse città più importanti, come Vienna e Parigi, stanno tentando di ‘rubarcelo’ perché porta una visibilità e un indotto notevoli. Tutte le strutture alberghiere della regione saranno piene, quindi rappresenta una panacea per il settore». Le cifre parlano da sole e influenzano positivamente tutta la stagione turistica. «Grazie a una scoperta scientifica emersa al congresso, il nome di Lugano compare nella specifica classificazione su una rivista oncologica di diffusione mondiale – continua Badaracco –. La Città crede fermamente nel segmento e lo dimostra anche con la progettazione del nuovo Polo congressuale al Campo Marzio che in sinergia con quello attuale sarà sicuramente un aiuto logistico non indifferente per un congresso come Icml. Inoltre, con la nuova struttura alberghiera annessa al Polo migliorerà anche la capacità di ospitalità della Città, anche se occorrerà far capo al resto del Cantone». Oltre al Palazzo dei Congressi, la Città metterà a disposizione, l’ex Asilo Ciani e Villa Ciani. Gli organizzatori hanno inoltre prenotato ulteriori spazi all’Università della Svizzera italiana e al Cinema Corso.

In termini di pernottamenti e di indotto economico ne beneficia come detto tutto il Ticino, in quanto ci sono partecipanti che, pur di esserci, sono disposti a pernottare fuori città. Inoltre anche i vari fornitori e prestatori di servizi provengono da tutto il cantone. Icml, prosegue Badaracco, è un ottimo esempio di congresso che fa lavorare tanti, commerci compresi. Più concretamente, ci sono cifre o stime che rendono l’idea sull’indotto? «Per una destinazione di solito per un congresso internazionale con esposizione si stima fra i 400 e 500 franchi per persona al giorno – risponde Badaracco –. Considerando le variabili della durata del soggiorno e del numero di partecipanti si può stimare che il congresso possa generare un indotto tra i 7 e i 10 milioni di franchi».

Nuovo approccio terapeutico tramite i linfociti T

“Il possibile ruolo di un approccio terapeutico completamente nuovo (le cosiddette CAR-T cells), la cui storia sarà riassunta in una delle lezioni principali dal suo inventore, il dottor Carl June di Philadelphia”. Sarà questo il tema più dibattuto al congresso.

Nel metodo che viene annunciato come rivoluzionario, “una sottopopolazione dei globuli bianchi (cosiddetti linfociti T), che rappresentano un po’ la migliore arma a disposizione del nostro organismo per combattere i tumori, vengono modificate con una raffinata tecnologia genetica, in modo da renderli molto più aggressivi ed in grado di distruggere le cellule del linfoma. Questo trattamento a base di CAR-T cells sta modificando profondamente gli approcci terapeutici ai linfomi maligni”, si legge nella nota diffusa ieri dagli organizzatori. Di questi risultati e delle principali novità presentate al congresso di Lugano si parlerà durante una o due conferenze stampa, che verranno organizzate per i numerosi giornalisti scientifici accorsi a Lugano durante i giorni del convegno.

Il presidente del comitato organizzatore Icml Franco Cavalli ci spiega che «i partecipanti arriveranno dai cinque continenti e da un’ottantina di Paesi: gli Stati Uniti e la Cina sono le due “potenze scientifiche” che hanno inviato il più gran numero di abstracts (riassunti) concernenti nuovi risultati. Risultati passibili di essere inclusi nel programma, dopo la severa valutazione degli esperti internazionali».

Altre informazioni si trovano sul sito internet del convegno: www.lymphcon.ch/icml/website/index.php.

Dietro le quinte, fra arrivi, impegni e pernottamenti

La novità della quindicesima edizione è la Charity Run, una corsa benefica prevista la sera del 20 giugno alle 20.30. Tetto di partecipanti 300. Partenza dalla Foce, percorso parco Ciani verso Paradiso e ritorno (circa 5 chilometri). Una corsa promossa per compensare le emissioni generate e per raccogliere i fondi a sostegno di un progetto dell’Istituto oncologico della Svizzera italiana (Iosi) in Kenya. Ad annunciarla è Thomas Amiconi, Managing Director della Amiconi Consulting Sa di Lugano, l’agenzia che si occupa di molti aspetti logistici relativi al congresso. Qual è l’aspetto principale? «In primis, la complessa e delicata questione alberghiera, ma ci occupiamo anche del coordinamento di servizi transfer per e da Lugano, come anche di reperire sale meeting, organizzare cene, trovare personale e tanti altri aspetti che stanno dietro le quinte dell’organizzazione di un simile evento internazionale».

Non solo. «Le società farmaceutiche che invitano i medici al congresso prenotano con largo anticipo, non appena finisce l’edizione di quest’anno per la successiva, che sarà nel 2021», prosegue Amiconi. Questo, tanto per dire quanto sia forte la richiesta di camere durante le date del congresso. «Tutti cercano di assicurarsi una stanza che sia il più vicino possibile al centro congressi di Lugano, ma ciò non è chiaramente possibile per tutti i partecipanti e per chi ci lavora, pertanto alcuni dovranno ripiegare nella periferia di Lugano, nel Sopraceneri: a Bellinzona, Locarno e Ascona ma anche nel Mendrisiotto e a Como». In attesa di un centro congressuale in grado di ospitare più persone e sfruttare meglio il comprensorio del Locarnese, quasi tutti i partecipanti non arriveranno a Lugano tramite l’aeroporto di Agno, bensì tramite le Ffs. Swiss, dopo aver cancellato voli due anni fa, non è più fra i partner dell’evento che lavora con altre compagnie aeree e l’hub di Malpensa, più pratico e non dipendente dalle coincidenze dei voli su Lugano, a rischio di annullamento.

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