Luganese

'Il Molino non si tocca, qui restiamo con le nostre attività'

Dopo la decisione del Consiglio Comunale di Lugano di escludere l'autogestione all'ex Macello, prende posizione l'assemblea del CSOA, anche sul concorso di architettura

foto Ti-Press
16 maggio 2019
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«Qui siamo, qui restiamo! Il Molino non si tocca! Continueremo come da 23 anni a questa parte a proporre attività all'interno dello spazio e
nelle strade». Parole chiare quelle arrivate ieri sera dall’assemblea del CSOA il Molino in risposta alla decisione del Consiglio Comunale di Lugano di escludere l’autogestione dal futuro del sedime, votando il credito di 450 mila franchi per organizzare il concorso di architettura.  «Ma quanto sa essere piccola (e ipocrita) questa città», si legge nel comunicato che ripercorre le varie proposte per l’ex Macello, dalla cittadella per bambini al museo di scienze naturali. «Dopo anni di sparate rimane il fatto inconfutabile dell’appetibilità del sedime». Non va giù, il bando di concorso internazionale: «Deciso dagli arruffoni, dagli imprenditori, dai fiduciari, dai destroidi, dai razzisti, dai radical vip ... che proliferano sulle rive stagnanti di questa città». L’assemblea ricorda che il Molino è una realtà autogestita «che le bollette le ha sempre pagate, da sempre ha gestito, pulito, ristrutturato e messo in sicurezza autonomamente lo spazio».

Il comunicato completo su https://www.inventati.org/molino/rivolta/con-i-soldi-si-risolve-tutto-o-quasi/

 

 

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