Luganese

La Croce Rossa a Lugano amplia i servizi per l'integrazione

Partito a inizio anno e inaugurato ufficialmente oggi Spazio Famiglie: dedicato ai bambini e ai loro genitori, offre anche corsi di italiano

15 maggio 2019
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Tante foto, una moltitudine di volti. Bimbi sorridenti, gioiosi. «Qui vedete dove nasce la motivazione che ci dà la spinta ogni giorno per fare qualcosa per i bambini e per loro famiglie». Lo stimolo di Maria Murta – dal 2004 responsabile del Mini Club della Croce Rossa Svizzera (Crs) di Lugano – sono le immagini che raccontano le decine di «storie belle, che accompagniamo e vediamo crescere». Si tratta dei piccoli seguiti dal suo servizio e dal Centro Insieme, del quale è responsabile Paola De Gaudenzi. Da inizio anno, i due rami della Crs sottocenerina sono confluiti in un ambiente comune, al terzo piano dello stabile di via alla Campagna: Spazio Famiglie. Ampliati inoltre alcuni servizi e introdotti altri. Domani, l’inaugurazione ufficiale.

Oltre a Mini Club e Centro Insieme, da gennaio esiste anche il Café Croix-Rouge. «Si tratta di due momenti conviviali proposti nell’arco della settimana – spiega la responsabile Magda Szerejko –, dove una parte del tempo è dedicata alla socializzazione a supporto dell’inclusione sociale delle famiglie. Siamo qui per rispondere a domande e fornire informazioni su temi relativi alla scuola, alla salute e ai servizi locali». Di grande peso il volontariato. «Facciamo giochi, attività manuali di vario tipo» ci dice per esempio Nadia Jelassi, che, da cinque anni attiva alla Crs luganese. «Amo molto il lavoro sociale, sono anche volontaria nella comunità islamica (la signora è moglie dell’imam Samir Radouan Jelassi, ndr) – chiarisce –, ho già esperienza coi bambini nel mio Paese d’origine (la Tunisia, ndr). È bello vedere che si può essere utili per i loro bisogni, s’instaura un bel rapporto anche con le famiglie, pure al di fuori di qui».

Punto d'incontro e di riferimento per il quartiere

«Vedevamo i bambini per strada, anche alla sera in attesa che i genitori tornassero dal lavoro. Fare qualcosa è stato naturale». È Paola De Gaudenzi a ricordare la genesi delle attività della Crs sottocenerina rivolte ai piccoli e conseguentemente alle loro famiglie. Centro Insieme è nato nel 2000 come doposcuola sociale che offre un aiuto individuale allo studio, collaborando con gli istituti scolastici e svolgendo un’importante funzione mediatrice tra scuola e famiglie. Durante l’anno scolastico sono proposte attività ricreative e uscite al mercoledì pomeriggio, ma il centro resta attivo anche durante le vacanze. Gli utenti sono bambini dai 6 agli 11 anni e dal 2017 esiste anche la possibilità di aiuto allo studio a domicilio. «Investire nei bambini è la cosa più importante che si possa fare – secondo la responsabile –, anche parlando di’integrazione. Grazie agli accordi con gli istituti scolastici riusciamo a lavorare con qualità e a ottenere risultati straordinari».

Il caso: ‘Veniva dall’Iraq, fu segnalato per la scuola speciale. Oggi è il più bravo della classe’

Da alcuni anni sono infatti direttamente le scuole a segnalare alla Crs quei casi delicati, che andrebbero seguiti un po’ di più. «Ricordo un bambino originario dell’Iraq – ancora l’educatrice –, a causa della sua debolezza in italiano e dello scarso supporto ricevuto in famiglia, ha ripetuto due classi alle elementari. Era stato proposto per la scuola speciale. Poi ci è stato segnalato: abbiamo lavorato con lui, permettendogli di sviluppare le sue capacità. Da due anni è l’allievo più bravo della classe, una grande soddisfazione!»

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