Luganese

Lugaggia, progettiamo casa Cattaneo

Capriasca, presentata in Consiglio comunale una mozione che chiede di risanarla e destinarla ad attività a favore della cittadinanza.

13 aprile 2019
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Dare mandato al Municipio di ristrutturare integralmente casa Cattaneo (a Lugaggia), con fondi propri e/o di terzi, secondo il progetto presentato dall’associazione Casacattaneo Incontri. Destinarla a eventi culturali e aggregativi, alle attività dell’assemblea di quartiere Lugaggia-Sureggio e delle associazioni e degli artisti del territorio, all’installazione di uffici per piccole e microimprese. E valutare l’opportunità di costituire una fondazione per gestire l’edificio (da mantenere di proprietà pubblica) e i contenuti, con un’apposita convenzione con il Comune.

Sono le richieste contenute nella mozione presentata dai consiglieri comunali di Capriasca Zeno Casella, Michele Cattaneo, Daniela Stampanoni, Fiorenza Franzoni, Ruben Mancini, Moreno Petralli. Ne abbiamo accennato nel resoconto della seduta del legislativo (cfr. ‘laRegione’ di giovedì 28 marzo). Torniamo sull’argomento, per segnalare l’iniziativa dell’associazione che vuole arricchire la Capriasca e contribuire alla sua vitalità lanciando l’idea di coabitazione di spazi privati e pubblici, che danno a tutti la possibilità di fruire e godere di questa bella proprietà. E sul sito dell’associazione ci sono i dettagli.

Intanto, la casa designata con il nome di Cattaneo, in realtà è stata fin dalla sua costruzione la residenza della famiglia Quadri, da cui discendono gli architetti Giovanni ed Ernesto. Giovanni, nato a Lugaggia nel 1866, a 22 anni insegnava già all’Accademia di Brera, ma morì nel 1892 cadendo da una impalcatura. Il fratello Ernesto, nato pure a Lugaggia nel 1868, lavorò a lungo in Lombardia poi, scoppiata la Prima guerra mondiale, lasciò Milano ritirandosi “presso la madre sola, restata nella casa paterna lassù tra i vecchi castagni”. Negli anni seguenti progettò la chiesa di Vaglio e diverse ville in Capriasca.

In estrema sintesi, si vorrebbe rifare il tetto per assicurare la coibentazione e la protezione contro le intemperie. Occorrerebbe poi controllare la statica e prevedere interventi (dove necessario), per il rifacimento dell’impianto di riscaldamento, il rifacimento dell’impianto elettrico, la formazione di servizi adatti alle attività che vi si svolgono, la formazione di un “office” al piano terreno per pausa e bevande calde, la sistemazione delle cantine, il restauro delle scale, dei parapetti, delle porte e dei pavimenti, il tinteggio delle pareti e dei soffitti, il mobilio necessario.

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