Luganese

Campione 'disegna i suoi confini'

I cittadini che hanno firmato la petizione per chiedere la revoca della direttiva europea non vogliono l'inclusione nel territorio doganale comunitario

11 aprile 2019
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Non s'ha da fare l'inclusione di Campione d'Italia e delle acque italiane del Ceresio nel territorio doganale comunitario ''per non tornare ad essere un piccolo territorio limitato da valichi doganali come ai tempi di guerra, ma per difendere e tutelare il libero passaggio con la Svizzera''. A non volerla, non per un capriccio, ma per una serie di documentati motivi, sono 1605 persone che hanno firmato la petizione per chiedere la revoca della direttiva europea definitivamente approvata lo scorso febbraio dal Consiglio dei ministri d'Europa, pronta per entrare in vigore il 1° gennaio 2020. In alternativa alla revoca, il Comitato civico di Campione d'Italia presieduto da Michele Canesi chiede la sospensione della Direttiva europea per consentire alle parti in causa, Italia e Svizzera, di meglio analizzare le singole misure contenute in una direttiva decisa al più alto livello europeo, senza che nessuno a Campione d'Italia si fosse adoperato per ottenerla. Appare poco credibile, ma potrebbe anche essere. Molto più probabilmente, chi l'ha chiesta non era consapevole delle conseguenze. La petizione consegnata al commissario prefettizio Giorgio Zanzi sorprendendo un po’ tutti è già arrivata sul tavolo della Commissione europea. Non si esclude che a breve possa avere un seguito, anche se l'elezione europea del prossimo 26 maggio rallenterà il cammino.Nella petizione i promotori scrivono che l'attuazione della direttiva comunitaria determinerà ''l'immediata interruzione dei rapporti di collaborazione e di buon vicinato che sono in essere con Campione e la Svizzera'' comportando ''inevitabilmente la cessazione e la sospensione tutti i servizi pubblici essenziali che oggi vengono garantiti agli abitanti di Campione esclusivamente mediante la collaborazione in essere con Confederazione e Canton Ticino''. Se passa l'inclusione ci sarà una struttura doganale tra Campione d'Italia e Bissone. A questo proposito l'Agenzia delle dogane di Como si è già mossa: al commissario prefettizio Giorgio Zanzi ha chiesto la disponibilità di locali per i propri funzionari doganali e per gli uomini della Guardia di Finanza. L'ex prefetto di Como, ai Ministeri italiani degli Esteri e delle Finanze ha fatte presente l'esigenza che agli incontri italo-svizzeri i decreti attuativi sia presente anche il Comune.

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