Luganese

Lugano, condannato ed espulso spacciatore

Un giovane ha venduto in soli tre giorni in città circa 120 grammi d’eroina. Reo confesso, sarà rimpatriato in Albania

archivio Ti-Press
26 marzo 2019
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Quattordici mesi sospesi per due anni e l’espulsione dalla Svizzera per sette anni. Si è svolto nella formula del rito abbreviato il processo a carico di un 23enne albanese residente nel proprio Paese, condannato poco fa alle Assise correzionali di Lugano per infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti.

«È reo confesso», ha subito precisato la giudice Manuela Frequin Taminelli, avviando il breve dibattimento. Il giovane è arrivato in città a dicembre. Stabilitosi da una nota tossicodipendente locale, è riuscito in soli tre giorni di soggiorno ticinese a spacciare 120 grammi di eroina. La droga era venduta in sacchetti da 5 grammi, a 180 franchi l’uno. Il giorno dell’arresto - avvenuto dopo un controllo casuale di polizia nei paraggi della sua residenza temporanea -, l’imputato è stato inoltre trovato in possesso di ulteriori 31 grammi pronti per essere smerciati.

Il 23enne - difeso dall’avvocato Stefano Pizzola - ha trascorso, fra carcerazione preventiva ed esecuzione anticipata della pena, poco più di tre mesi in prigione. Ora, in virtù soprattutto della collaborazione con gli inquirenti, è quasi (condizionalmente) libero e verrà a breve rimpatriato.

L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore pubblico Zaccaria Akbas.

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