Luganese

C'era una banda dietro ai 34 furti di natanti

Condannato alle Assise correzionali di Lugano un ucraino reo confesso: 15 mesi sospesi ed espulsione dalla Svizzera per 5 anni

Ti-Press
22 febbraio 2019
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C'era una banda con base a Milano dietro ai ripetuti furti di motori di natanti nel Basso Ceresio. Uno degli autori materiali, un 44enne ucraino - un suo complice è invece riuscito a farla franca, così come i componenti della organizzazione criminale, rimasta anonima - è stato condannato stamane alle Assise correzionali di Lugano a 15 mesi di detenzione sospesi con la condizionale per due anni di prova e all'espulsione effettiva dalla Svizzera per 5 anni.

Reo confesso, l'uomo ha compiuto 34 colpi per un valore complessivo della refurtiva di 133mila franchi. Agiva verosimilmente con un complice della banda milanese. I motori pesano infatti una cinquantina di chili ed è improbabile che abbia agito da solo. Sempre identica la modalità: rompeva il lucchetto e, con il complice, prelevava i motori, 25 cavalli del valore ognuno di 8 mila franchi e li trasportava a Milano in consegna alla banda. I colpi sono avvenuti in diverse darsene tra il marzo e l'ottobre 2018. I motori, a norma europea, entrata in vigore proprio nel 2018, venivano venduti in Italia, dove avevano un mercato, proprio perché omologati dalle norme europee. L'imputato ha detto di aver agito per appianare i debiti che aveva in Ucraina.

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