Sconto sulle tasse del 30 per cento ai Campionesi

La soddisfazione in riva al Ceresio è diffusa, ma per molti campionesi ha il sapore di beffa. L’Agenzia delle entrate di Como ha comunicato che per i contribuenti che hanno la residenza fiscale nell’enclave, per la dichiarazione dei redditi 2018, l’imponibile tassabile sarà ridotto del 30 per cento. Una misura prevista nella Finanziaria 2019. Un esempio? Un contribuente campionese con un reddito di 60 mila euro pagherà le tasse su un imponibile ridotto a 42mila euro, con aliquote Irpef molto basse.
Perché, allora, la misura ha il sapore di beffa? «Quale reddito possiamo dichiarare se lo scorso anno abbiamo ricevuto solo gli stipendi di gennaio e febbraio?», si interrogano i 89 dipendenti comunali (numero in continuo calo tra pensionamenti, trasferimenti in Ticino e dimissioni volontarie) che da un anno sono solo lavoratori a costo zero. Stesso discorso vale anche per gli ex dipendenti del Casinò, compresi gli oltre duecento Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), residenti in Ticino, che nel 2018 hanno ricevuto lo stipendio per sette mesi, sino a quando la casa da gioco è rimasta aperta. I cittadini Aire sono quelli che stanno meglio, in quanto stanno prendendo la disoccupazione svizzera. 
Il taglio delle tasse del 30% riguarda le persone fisiche iscritte all’anagrafe del Comune di Campione d’Italia, i redditi di lavoro professionisti e con studi nell’enclave, prodotti in franchi svizzeri nell'enclave o in Svizzera. La misura è estesa anche ai redditi d’impresa, iscritta alla Camera di commercio di Como, con sede sociale operativa in riva al Ceresio. La misura dal governo gialloverde, oltre ad aiutare i lavoratori, intende invogliare professionisti e imprese a prendere casa a Campione d’Italia.