Luganese

Campione alla canna... del gasolio: scuole, case e posta al freddo

La ditta appaltatrice annulla con effetto immediato il rinnovo del contratto di fornitura del carburante. Critiche al commissario Zanzi 'non di parola'.

Ti-Press
12 febbraio 2019
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La data della lettera è quella di oggi: 12 febbraio 2019. La firma porta il nome del titolare della ditta appaltatrice, da sempre affidabile partner del Comune di Campione d'Italia per la fornitura di gasolio. Mesto il tenore della missiva (cfr. le foto) inviata al commissario prefettizio Giorgio Zanzi. Con effetto immediato la ditta ha deciso di annullare il rinnovo del contratto di fornitura del carburante per gli edifici di proprietà comunale. Dopo la 'crisi' dei giorni scorsi, quando era rimasto al freddo il Municipio, sede in piazzale Maestri Campionesi degli uffici amministrativi dell'enclave, il commissario aveva rassicurato la ditta garantendo disponibilità finanziaria per le fatture fino a fine stagione. Ma così non è stato: “Da parte nostra abbiamo immediatamente rimesso in gioco ancora una volta la nostra fiducia, sulla persona e la parola del commissario Zanzi» annota il titolare, tanto che era stato messo per iscritto un accordo di rinnovo che però «a tutt'oggi – rimarca il responsabile dell'azienda di combustibili e revisione cisterne – non è neanche stato controfirmato da parte del Comune». Neppure la 'piccola' fattura del 4 febbraio scorso, quando appunto gli uffici del Comune si erano ritrovati per due giorni senza riscaldamento, ha fatto sapere il responsabile è stata saldata e considerato il colloquio con il ragioniere comunale neppure sarà fatto a breve.

Cosa fare dunque? «Venendo a mancare i presupposti del nostro accordo – ha evidenziato la lettera inviata a Zanzi – si rende nullo a partire da subito il nostro accordo». Una bella botta, soprattutto dopo che ieri ad essere rimasti al freddo sono le scuole, elementare e media, di via Riasc e il grosso stabile di via Volta, di proprietà comunale, composto da diversi appartamenti, abitati anche da persone anziane e da intere famiglie, e dagli uffici della Posta. Tutti con il riscaldamento fuori uso e questa volta anche con la decisione della ditta di fornitura di non volerne più sapere di Zanzi e delle sue promesse.

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