Luganese

Fogazzaro, violato il principio di proporzionalità

Partita l'istanza di riesame all'indirizzo del Decs. Si chiede rivedere la decisione di sospendere le lezioni di quinta all'istituto privato di Lugano.

Ti-Press
30 gennaio 2019
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Grave violazione del principio di proporzionalità: è questa, dal profilo giuridico, la lettura dell’avvocato Paolo Bernasconi, legale dell’istituto Fogazzaro, relativa alla decisione del Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport (Decs) di sospendere le lezioni degli allievi di quinta, quelli che si stanno preparando all’esame di maturità. Una grave violazione contenuta nell’istanza di riesame partita oggi all’indirizzo del Decs. Un’istanza secondo cui la decisione presa è infondata o basata su elementi sbagliati. E l’avvocato si è detto in grado di fornire i documenti per dimostrarlo.

Anzitutto, i due istituti sono totalmente autonomi e indipendenti, fra loro non c’è nessun rapporto finanziario, né economico, tanto meno esistono vincoli contrattuali fra la scuola di Breganzona e l’istituto in provincia di Napoli. Non solo. L’istituto Fogazzaro non è coinvolto nella scelta che fanno gli allievi (e le loro famiglie) del luogo e della sede scolastica dove sottoporsi all’esame di maturità. Non c’è nessuna connessione fra l’istituto di Breganzona e la scuola in provincia di Napoli. Agli occhi del legale, il fatto che quasi tutti gli studenti della Fogazzaro hanno fatto gli esami all’istituto Papi non dimostra nulla.

«La scuola di Breganzona non prepara gli allievi per andare al Papi, forma semplicemente gli allievi alla maturità, tanto è vero che la Fogazzaro non conferisce attestati di maturità», afferma il legale. La decisione del Decs può essere contestata tramite ricorso entro 15 giorni, «ma sono troppi» sostiene Bernasconi, «perché intanto i ragazzi non possono frequentare le lezioni né prepararsi agli esami». E dal punto di vista della Fogazzaro, la sospensione rappresenta un grave danno, in particolare all’immagine dell’istituto.

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