Luganese

Condannata la No Tav luganese

180 aliquote giornaliere, non sospese condizionalmente, per la ragazza a processo per sommossa e impedimento di atti dell'autorità. Non si esclude il ricorso in appello

22 gennaio 2019
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Sentenza di condanna per la 34enne del Luganese 'No Tav'. Il giudice Amos Pagnamenta, presidente della corte delle assise correzionali di Lugano, ha inflitto una pena di 180 aliquote per i reati di sommossa, impedimento di atti dell'autorità e ingiurie.
Secondo il giudice le immagini delle telecamere e le testimonianze degli agenti provano quanto la donna abbia preso parte attivamente sia al lancio di oggetti contro gli agenti dopo la manifestazione No-Tav all'Università in margine alla conferenza dell'ex magistrato italiano Gian Carlo Caselli sia al centro sociale autogestito per impedire un controllo di polizia. Anche gli insulti agli agenti sono stati confermati.
Proscioglimento invece per la tentata rapina, si è trattato di un furto di lieve entità (4 bottiglie di vino) e come tale prescritto. L'avvocato di difesa, Costantino Castelli, che si era battuto per la piena assoluzione, non esclude di ricorrere in Appello contro la sentenza.

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