Luganese

'No Tav' a processo per sommossa e violenza

L'imputata, difesa dall'avvocato Costantino Castelli, respinge le accuse. La 34enne è accusata anche di un tentativo di rapina (negozio di alcolici) a Chiasso.

Ti-Press
22 gennaio 2019
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Sommossa ripetuta, impedimento di atti delle autorità, violenza contro le autorità e i funzionari ripetuta, ingiuria ripetuta. Dopo il proscioglimento di uno dei 'manifestanti' si riapre con un'altra 'No Tav' - una 34enne del Luganese - attiva secondo la pubblica accusa nelle manifestazioni di protesta e violenza durante una conferenza pubblica del magistrato italiano Caselli avvenuta il 31 gennaio 2012 all'Università della Svizzera italiana di Lugano. Lancio di oggetti, striscioni e ferimento leggero di due agenti della comunale. L'imputata, difesa dall'avvocato Costantino Castelli, respinge le accuse. La 34enne è accusata anche di un tentativo di rapina (negozio di alcolici) a Chiasso. Il processo alle Assise correzionali di Lugano si è aperto questa mattina con un imponente dispositivo di sicurezza di polizia. La giovane è imputata anche degli stessi reati per episodi avvenuti, nel 2016, al centro sociale autogestito il Molino di Lugano. Durante alcuni controlli di Polizia avrebbe ferito e insultato alcuni agenti. Lei però contesta i fatti. 

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