Luganese

Ponte Capriasca, ricorso sulla tassa sul sacco

Sotto accusa non è tanto il concetto in sé, quanto piuttosto la decisione dell’esecutivo di inserire nel regolamento anche la raccolta dell’umido.

22 gennaio 2019
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Un ricorso accompagna l’introduzione della tassa sul sacco a Ponte Capriasca. Sotto accusa non è tanto il concetto in sé, quanto piuttosto la decisione dell’esecutivo di inserire nel regolamento anche la raccolta dell’umido. Gli scarti da cucina, secondo l’articolo 12 dell’ordinanza approvata dal Municipio il 19 novembre scorso, sarebbero dovuti essere depositati – una volta finiti in contenitori appositi, preferibilmente secchielli acquistabili in cancelleria – in speciali contenitori ubicati presso i centri di raccolta rifiuti (al campo sportivo, al cimitero e alla scuola elementare). «È tutto fermo – conferma il segretario comunale Daniele Piccaluga –, il 4 gennaio (l’ultimo giorno utile per farlo, ndr) un cittadino ha impugnato l’ordinanza rivolgendosi al Consiglio di Stato». I motivi sarebbero principalmente due, legati alla qualità di vita: la puzza che sprigionerebbero i contenitori di umido in zone residenziali o comunque di abituale frequenza e la possibilità che attirino degli animali selvatici. «Questo ha fermato la raccolta dell’umido che sarebbe dovuta partire a inizio anno, e di fatto non sappiamo quando potrà cominciare».

Due sacchi da 17 litri in omaggio

A complicare ulteriormente le cose ci pensa infatti la nuova ordinanza emanata dal Municipio proprio ieri, che sostituisce quella di novembre. «La Sezione enti locali ci ha fatto notare che gli importi della tassa sul sacco non erano in linea con quanto indicato dalle disposizioni cantonali – spiega Piccaluga –, quindi ci siamo adeguati. Per scusarci con la cittadinanza abbiamo dato a tutti due sacchi da 17 litri in omaggio». Secondo le normative cantonali è previsto infatti che il sacco base da 35 litri costi al massimo 1,25 franchi al pezzo. Il regolamento di Ponte Capriasca – e per dovere di cronaca: non ci risulta essere l’unico Comune – lo prevedeva a 1,40. Tutto a posto? Non proprio. «Il ricorso decade, ma con l’emanazione della nuova ordinanza è plausibile che sullo stesso punto ne sia inoltrato un altro: il termine è il 19 febbraio». Intanto i cittadini dovranno continuare a buttare l’umido nei nuovi sacchi – grigi col logo rosso –, entrati regolarmente in uso a inizio anno.

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