Campione

Accordo sfumato, lettere di licenziamento più vicine

Inutile l'incontro odierno tenutosi a Milano. La Rsu del Casinò rilancia: 'Riteniamo che ci sia ancora tempo per trovare soluzioni. Serve la volontà politica'.

10 dicembre 2018
|

Anche l'ultimo tentativo di posticipare la procedura di licenziamento collettivo, scaduta ieri, non è andato a buon fine. Curatela fallimentare, rappresentata da Giulia Pusterla, e Organizzazioni sindacali e Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) del Casinò di Campione d'Italia, al termine di un incontro che si è tenuto stamane a Milano in sede Polis Lombardia e terminato con un nulla di fatto, hanno sottoscritto un verbale di mancato accordo. A questo punto, già da domani potrebbero partire le 480 lettere di licenziamento, considerato che la curatrice fallimentare Giulia Pusterla non ha ritenuto di poter accogliere quelle che erano state le richieste avanzate dai sindacalisti. E questo, ha spiegato, per via delle norme legislative attualmente in vigore.

"Abbiamo ad esempio chiesto l'attivazione di una ammortizzatore sociale, come il Fondo di integrazione sociale a garanzia della continuità occupazionale e conservativa dei posti di lavoro", dice Paolo Bortoluzzi portavoce della Rsu. "Perchè ciò possa avvenire, occorre un intervento ad hoc che abbiamo sollecitato durante l'incontro a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico, riscontrando disponibilità. Se c'è la volontà politica, basta poco per approvare una norma che faccia slittare nel tempo l'invio delle lettere di licenziamento. Ecco perché abbiamo sollecitato la sospensione dei tempi tecnici della procedura. Riteniamo, infatti, che ci sia ancora tempo per trovare soluzioni alternative". Ma il mancato accordo non sta a dimostrare che le vostre richieste non sono state accolte, per cui la procedura di licenziamento collettivo continua per la sua strada? "E' vero ma non è detto che già da domani saranno spedite le lettere di licenziamento", risponde il sindacalista. "Abbiamo fatto presente che la prospettiva di riaprire il Casinò, alla luce dei provvedimenti contenuti nel decreto fiscale, appare più che concreta, così come abbiamo posto l'accento sul reclamo che, avverso alla sentenza di fallimento della società di gestione della casa da gioco, giovedì prossimo sarà discusso in Corte d'Appello di Milano. Ci sono insomma scadenze ravvicinate che a nostro giudizio dovrebbero indurre i curatori fallimentari a posticipare l'invio delle lettere di licenziamento".

Quanto basta per comprendere che la difficilissima partita che sul futuro del Casinò (e di conseguenza sul sistema Campione) si sta giocando sue due tavoli. Uno a Como (giudice delegato Alessandro Petronzi) e l'altro a Roma. Al secondo spetta il compito di fornire al giudice delegato, e di conseguenza ai curatori fallimentari, gli strumenti legislativi per andare incontro alle attese degli ex dipendenti del Casinò. Intanto, a Roma il decreto fiscale 2019 ha fatto un passo in avanti: è stato approvato, senza modifiche, dalla commissione Finanze della Camera dopo che era stato illustrato del parlamentare comasco Giovanni Currò (M5S). Il provvedimento da domani pomeriggio passa all'esame dell'assemblea di Montecitorio. Il voto è previsto per venerdì. Una volta approvato, diventerà legge dello Stato, per cui da lunedì inizia il conto alla rovescia per la nomina del Commissario straordinario chiamato a definire il percorso per arrivare alla riapertura del Casinò.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE