Luganese

Cademario, 'il sindaco rappresenta solo se stesso'

I municipali Cristina Dotesio, Antonio Rezzonico, Lorenzo Agustoni e Michele Müller replicano allo scritto di De Bernardis

4 dicembre 2018
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Sale la temperatura a Cademario. I municipali Cristina Dotesio, Antonio Rezzonico, Lorenzo Agustoni e Michele Müller che recentemente hanno avviato la procedura di revoca del Municipio confidando che si possa andare alle urne 14 mesi prima delle elezioni agendate per l'aprile 2020, replicano allo scritto che il sindaco da loro contestato Fabio De Bernardis ha inviato a tutti i fuochi due settimane fa. I 4 municipali ricordano che “apponendo la firma sull’apposito modulo, i cittadini si danno la possibilità di esercitare il loro diritto politico di scegliersi, tramite votazione, i municipali che desiderano”. Questo dopo “aver subito tre elezioni tacite vivendo nell’apparente illusione che tutto va bene”. Un aspetto politico ritenuto “fondamentale” dal quartetto è che il sindaco, dopo aver dimissionato dal locale Plr, in seno all'Esecutivo “non rappresenta più nessuno se non se stesso!”.

“A conferma di ciò” i quattro municipali segnalano che “tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale hanno dato al Municipio forti segnali di opposizione al suo operato (e ne daranno ancora se la situazione non cambierà) principalmente per motivi politici rivolti al sindaco. In una situazione simile ci si aspetta che lui, almeno per onestà intellettuale, dia le dimissioni dalla posizione di sindaco, se non completamente da quella di municipale”.

Quanto al fatto che il sindaco abbia scritto di “fare chiarezza” sul Municipio tramite la Sezione enti locali, i suoi colleghi leggono l'affermazione come un'accusa di aver commesso qualcosa che meriti l’apertura di un’inchiesta: “Ribadiamo che la raccolta firme è stata organizzata nei termini legali ed è statra avvallata dall’Ufficio dei diritti politici”. In definitiva “noi quattro municipali firmatari siamo certi di stare seguendo quanto è scritto nella Legge sull'esercizio dei diritti politici (articoli 153 e 158)”. Perciò “esortiamo chi non ha ancora firmato, a esercitare un diritto che porta a un’elezione politicamente trasparente in accordo con la volontà dei cittadini”.e Michele Müller

 

 

 

 

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