Luganese

Campione, 'Zanzi ci tuteli dalla disgregazione civile'

Oltre 400 cittadini dell'enclave scrivono al commissario prefettizio affinché faccia valere le loro ragioni nelle sedi istituzionali italiane

Ti-Press
4 dicembre 2018
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“Provvedimenti atti a favorire l'attività occupazionale nell'ambito comunale a tutela della coesione sociale e al fine di scongiurare la disgregazione della comunità civile”. Porta in calce più di 400 firme la lettera consegnata nei giorni scorsi dai cittadini di Campione d'Italia al commissario prefettizio Giorgio Zanzi. Un accorato appello che ribadisce le principali richieste di un paese in grossa difficoltà: l'urgente riapertura del casinò – chiuso a luglio e base dell'economia – e la tutela dei servizi essenziali. Fra questi: l'ufficio postale, la raccolta dei rifiuti e la cura del suolo pubblico, il diritto allo studio e alla scuola materna, la tutela dei lavoratori e dei pensionati, ammortizzatori sociali e trasporti pubblici e un adeguato numero di personale addetto alla pubblica amministrazione.

A Zanzi, i cittadini chiedono pertanto di farsi portavoce di queste istanze nelle sedi opportune, in particolare a Roma. Richieste mosse nell'attuale clime caratterizzato dalla speranza che la Camera approvi la legge fiscale che permetterebbe finalmente di vedere la luce in fondo al tunnel con l'ancor ipotetica riapertura della casa da gioco.

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