CAMPIONE D'ITALIA

'Senza il Casinò per il comune di Campione è finita'

Assemblea sotto le stelle, questa sera, per i 487 dipendenti. Le prossime tappe sono due presidi, uno a Como e una Roma

20 settembre 2018
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Assemblea sotto le stelle, alla ricerca della cometa, per i 487 dipendenti del Casinò, questa sera nel piazzale sottostante la 'cattedrale laica' di Mario Botta, da 55 giorni malinconicamente 'spenta', senza quelle luci colorate che la illuminavano a giorno. Non solo i dipendenti del Casinò, ma anche i pensionati e i 'comunali' accomunati dallo stesso 'destino'. Ma è sulla casa da gioco, e non potrebbe essere diversamente, che si accentra l'attenzione come, in coro è stato sottolineato dai sindacalisti – locali, provinciali, regionali e nazionali – che hanno portato il loro contributo di analisi, proposte e critiche rivolte al mondo politico che non dimostra quella giusta attenzione che la vicenda meriterebbe.

“Siamo qui, questa sera, per individuare un percorso ben preciso per arrivare all'unico obiettivo possibile, cioè la riapertura del Casinò – così Paolo Bertoluzzi della Rsu –. Senza il Casinò, per il comune di Campione è finita. Non sono comunque gli stipendi dei lavoratori la causa dei problemi. Sono anni che facciamo sacrifici: gli stipendi sono calati del 30 per cento”. Una occasione, quella dell'assemblea di questa sera, per ribadire con forza l'attenzione che dovrebbero mostrare i tre ministeri – Finanze, Sviluppo industriale, Interno – che pur essendo deputati a dare risposte politiche ai problemi di Campione, fin qui sono risultati latitanti. Un richiamo forte anche ai politici nazionali e regionali del territorio, affinché si facciano carico di quelle responsabilità che sono proprie della politica.

Ecco quindi un invito a partecipare a una nuova assemblea pubblica. Preoccupazione è stata espressa per il silenzio del Viminale dopo che, per il tramite del prefetto di Como, lo scorso 29 agosto si era detto impegnato a convocare, in tempi brevi, un incontro con le organizzazioni sindacali e con il capo di gabinetto del Ministero degli Interni. Incontro che, fin qui, non è stato ancora fissato. Ecco quindi che questa sera è stato individuato un primo percorso da attuare al fine di riuscire a ottenere l'obiettivo tanto atteso: un incontro, con presidio, a Como con il prefetto e, soprattutto, un presidio a Roma davanti ai ministeri guidati da Giovanni Tria, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Le date di questi due prossime appuntamenti saranno decise nei prossimi giorni.

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