Luganese

Tagli ai dipendenti di Campione: avviata la procedura

Saranno 86 i dipendenti comunali che saranno messi in mobilità. E a breve anche i 500 del Casinò riceveranno la lettera.

Ti-Press
9 agosto 2018
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Cinque righe dattiloscritte con riferimenti a leggi del testo unico sugli enti locali, in stile burocratese che, casomai fosse necessario, certificano la drammatica situazione in cui è precipitata l'enclave. Il segretario generale del Comune Lucia Amato, con una lettera inviata al Dipartimento della funzione pubblica a Roma, alle Organizzazioni sindacali e alla Rsu del Comune, informa che è stata avviata la procedura prevista da una legge del 2001, in base alla quale il rapporto personale-abitanti nei comuni italiani deve essere uno a centocinquanta. Ecco, quindi, che la dottoressa Amato, scrive che “per effetto di tale procedura il comune, con apposito atto, procederà a deliberare le eccedenze di personale in numero di 86 unità, in ottemperanza ai parametri del Decreto ministeriale 10 aprile 2017 che prevede per questo Ente una dotazione organica di numero 16 unità”. Tradotto in un linguaggio più comprensibile, significa che 86 comunali a breve saranno licenziati. Lavoratori che da sette mesi sono effettivamente a costo zero, non ricevendo lo stipendio da febbraio.

Questo provvedimento segue la dichiarazione del Consiglio comunale dell'enclave rilasciata durante la seduta del 7 giugno scorso che annunciava il dissesto del Comune, le cui finanze sono pari a zero e i debiti molteplici. Così come la notifica del fallimento del Casinò giunta dai giudici del Tribunale civile di Como per inadempienze. La casa da gioco a fine aprile aveva debiti per oltre 132 milioni di euro. Da quanto è stato dichiarato fallito, il Casinò è chiuso e i cinquecento dipendenti, non avendo più un datore di lavoro, a breve riceveranno la lettera di licenziamento collettivo. Ben si comprende il clima di paura che si respira in riva al Ceresio. Quanto sta succedendo assomiglia a uno tsunami. C'è il rischio che un’intera comunità possa essere sommersa da un'onda lunga che non si può dire fosse inattesa. I segnali erano arrivati. Il vistoso calo degli incassi del Casinò è stato sottovalutato. Le organizzazioni di categoria dei comunali, ricevuta la lettera della dottoressa Amato, si sono subito messe in contatto con la Prefettura di Como, chiedendo l'immediata attivazione della procedura di conciliazione e raffreddamento davanti al prefetto, che a breve convocherà le parti. Vincenzo Falanga, segretario provinciale dell'Uil del Lario: “A due mesi dal dissesto finanziario del Comune e dopo la dichiarazione di fallimento del Casinò, il Consiglio comunale di sarebbe dovuto dimettere, in quanto avrebbe rappresentato un importante passaggio per incominciare a fare chiarezza sul sistema Campione”.

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