CAMPIONE D'ITALIA

Scena muta da parte di due presunti rapinatori del Casinò

I due vengono tenuti in carceri diversi per evitare che durante l'ora d'aria possano accordarsi sulla linea difensiva

Ti-Press
9 agosto 2018
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I presunti organizzatori della rapina dello scorso 28 marzo al Casinò di Campione d'Italia - bottino 756'122 franchi - dopo essersi avvalsi della facoltà di non rispondere, continuano nel loro ostinato silenzio. Non hanno neppure detto di essere estranei ai fatti. Solo uno dei due - e non potrebbe essere diversamente - ha ammesso di conoscere l'ex responsabile dei giochi della casa da gioco, il primo ad essere arrestato in quanto considerato la talpa dell'assalto banditesco. Gli ultimi due arrestati, fermati nelle rispettive abitazioni nel comasco, continuano a essere rinchiusi in due carceri differenti, per disposizione del magistrato inquirente Daniela Moroni, sostituto della procura lariana. Misura presa per evitare che i due durante l'ora d'aria potessero incontrarsi e concordare una linea difensiva.

Nei loro confronti, ci sarebbero solo indizi considerati sufficienti per indurre il giudice delle indagini preliminari Maria Luisa Lo Gatto del Tribunale di Como a firmare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, per concorso in rapina a mano armata aggravata. Gli elementi che hanno fatto scattare le manette attorno ai polsi dei due non sarebbero da ricercare solo nei contatti telefonici intercorsi con l'ex responsabile dei giochi, nonché l'ex consigliere comunale della minoranza di centrodestra, guidata dall'attuale sindaco Roberto Salmoiraghi, arrestato la mattina del 28 maggio. Ce se sarebbero altri, sui quali gli investigatori mantengono un comprensibile riserbo in quanto all'appello manca l'autore materiale della rapina che contrariamente a quanto si era ipotizzato non sarebbe un ex dipendente del Casinò. Un uomo sulla quarantina che sarebbe stato avvicinato dai presunti organizzatori, mentre non era conosciuto dall'ex responsabile dei giochi della casa da gioco, il cui ruolo è risultato determinante per la riuscita della maxi rapina.

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